CERRETO D’ESI – Due nomadi romene arrestate a Cerreto D’Esi. Sono accusate di furto aggravato. I carabinieri della stazione di Cerreto D’Esi continuano a indagare.

Ieri, 7 febbraio, intorno all’ora di pranzo, due sorelle romene che sostengono di essere residenti a Francavilla in Abruzzo, ma che di fatto sono invece considerate dalle forze dell’ordine, delle nomadi senza fissa dimora – N.V. 36enne e di C.V. 31enne – sono entrate all’interno del supermercato Famila di Cerreto D’Esi. Mentre una delle due sorelle ha acquistato regolarmente delle bottigliette di acqua spendendo cinque euro, l’altra invece ha riempito all’interno di borse schermate, una quindicina di flaconcini liquidi di caricatori per deodoranti per ambienti e una quarantina di tubetti di colla Attack.

I movimenti delle due donne romene, però, non erano passati inosservati agli occhi degli uomini del servizio di sorveglianza interno al supermercato di Cerreto D’Esi.

Subito dopo aver pagato solo le bottigliette d’acqua, le due donne hanno attraversato con tranquillità i dispositivi anti taccheggio. Effettivamente, grazie alla schermatura all’interno delle borse, non è suonato il sistema di allarme. Ma, i vigilantes del supermercato, le hanno fermate. Hanno allertato i carabinieri della stazione di Cerreto D’Esi che si sono prontamente recati sul luogo della segnalazione.

Nel frattempo, però, le due sorelle sono riuscite ad allontanarsi. Ma i carabinieri le hanno fermate nel parcheggio del supermercato e le hanno identificate. I militari hanno perquisito l’auto Golf verde trovando una quarantina di spicchi di formaggio confezionati, tipo parmigiano, lamette da barba e diverse bottiglie di alcolici. Complessivamente, il valore della merce dovrebbe aggirarsi attorno ai 2mila euro. Somma alla quale deve aggiungersi ciò che hanno rubato dal supermercato di Cerreto D’Esi, circa 500 euro.

L’auto è stata sequestrata e le due donne – già con precedenti specifici – arrestate per furto aggravato. Il sospetto è che le donne utilizzassero la merce rubata per poi rivenderla nei vari mercatini rionali che si svolgono in molte città italiane.