Fabriano

Coronavirus, Fabriano: i familiari degli ospiti della residenza protetta Santa Caterina chiedono aiuto

Sono arrivate due infermiere e sono state assunte con urgenza 6 Oss, ma la situazione nella struttura è ancora fortemente emergenziale: gran parte del personale è positivo

Fabriano
L'ingresso della Residenza protetta Santa Caterina

FABRIANO – «Siamo riusciti a tamponare la situazione emergenziale, ma rinnovo il mio pressante appello affinché ci venga inviato personale specializzato». Il presidente dell’azienda pubblica di Servizio alla Persona Vittorio Emanuele II di Fabriano, Giampaolo Ballelli, continua a chiedere aiuti concreti ed immediati per affrontare al meglio il grande focolaio da coronavirus che si è sviluppato all’interno della residenza protetta di Santa Caterina: circa il 90% degli ospiti (52 su 55) e del personale (30 su 40, ma con altri cinque in malattia) contagiati dal Covid-19. A dare supporto alla richiesta di Ballelli, anche un gruppo di familiari degli ospiti. «Non possiamo aspettare che i nostri cari si spengano in questo modo», le loro commoventi parole.

Ecco invece le parole del sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli: «Sono giornate intense che non avrei voluto riaffrontare dopo quelle terribili della prima fase dell’emergenza. La seconda ondata invece è arrivata e purtroppo ha investito in pieno due strutture che avevano resistito egregiamente durante la prima ondata. A Santa Caterina purtroppo anche la maggior parte del personale è risultato positivo ai tamponi e quindi c’è stato il rischio che venisse meno il livello assistenziale minimo che oltretutto in questa fase è ancora più gravoso a causa delle condizioni degli ospiti. Però la giornata è terminata con la notizia avuta dal Direttore di Area Vasta, Giovanni Guidi, di personale in arrivo per garantire i turni notturni e dei giorni successivi e di nuove assunzioni di infermieri previste per i primi giorni di novembre con tanto di determina già firmata. Anche alla Buona Novella la situazione si è stabilizzata e lascia ben sperare».

Ma a queste rassicurazioni, i fatti non sono propriamente seguiti. «Il 29 ottobre sarebbero dovuti arrivare un medico e un’infermiera dell’Usca, invece è arrivata solo quest’ultima. Ieri mattina – evidenzia Ballelli – è arrivata un’altra infermiera, mentre attendiamo due medici. Nel frattempo, però, da soli siamo riusciti a trovare e mettere sotto contratto 6 operatori socio-sanitari».

Al momento, quindi, la situazione emergenziale si sta tamponando alla meno peggio. «Con grandissima fatica stiamo garantendo i livelli minimi di assistenza, tutti noi stiamo dando una mano – dice Ballelli -. Del nostro personale in servizio, ci sono rimaste 5 Oss e due infermiere. Abbiamo provveduto all’assunzione di altre Oss e abbiamo ringraziato per l’invio di due infermiere. Ma è chiaro che non basta. Visto che il nostro personale sta facendo da alcuni giorni doppio e triplo turno. Sono allo stremo. Si è tamponata la situazione, ma abbiamo ancora bisogno di aiuto, siamo sul filo del rasoio. Per rispetto e salvaguardia degli ospiti e delle famiglie, rinnovo il mio pressante appello».

Nessuno, ancora, è riuscito a capire come si sia originata questa situazione emergenziale con il coronavirus che, in pochissimi giorni, è letteralmente dilagato all’interno della residenza protetta di Santa Caterina a Fabriano. «Neppure dalla Regione, nello specifico il dipartimento di prevenzione di Igiene e Sicurezza negli ambienti di vita, ha individuato il punto d’origine. Sono state verificate tutte le misure che abbiamo implementato per salvaguardare ospiti e personale. Sui 30 punti di screening relativi alle misure, il dipartimento li ha giudicati in modo positivo, vale a dire correttamente implementati. Infatti, è stato scritto nella relazione che: “Sono state attivate tutte le linee guida nazionali e regionali di prevenzioni”. Cerchiamo di fare tutti il possibile e continuare a garantire il rispetto dei protocolli. Abbiamo distaccato un’unità dalla casa di riposo per le pulizie a Santa Caterina per un paio di mesi, visto che le tre unità che facevano le pulizie qui sono risultate tutte positive», conclude Ballelli.

Intanto, fanno sentire la propria voce, con un accorato appello, anche i familiari degli ospiti: «Siamo un gruppo di parenti degli anziani ospitati a Santa Caterina a Fabriano. La situazione è gravissima, sono contagiati 52 ospiti su 55 e la struttura non è in grado di assistere i nostri cari dato che il personale è contagiato e sono carenti di infermieri e Oss. Chiediamo alle istituzioni un intervento tempestivo e immediato perché non possiamo aspettare che i nostri cari si spengano così. Aiutateci».

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