Fabriano

Coronavirus, Fabriano: Faber pronta a tornare a produrre, distanza di sicurezza a 2 metri

I cancelli del sito produttivo della Berbentina a Sassoferrato si riapriranno dalla prossima settimana. Rafforzate le misure di sicurezza: misurazione della temperatura all’ingresso e consegna di due o più mascherine

Interno dello stabilimento Faber

FABRIANO – Prove tecniche di ritorno alla produzione, dopo lo stop causa Coronavirus, per la Faber di Fabriano. Da lunedì 27 aprile gli operai – una parte – torneranno a varcare i cancelli del sito produttivo sito nella zona industriale Berbentina di Sassoferrato. Misurazione della temperatura all’ingresso dello stabilimento, consegna di due o più mascherine, distanza di sicurezza fra le varie postazioni elevata a circa due metri, per tutelare la salute dei lavoratori.

Chiuso dal 20 marzo scorso, a partire da lunedì 27 aprile ci sarà una graduale ripartenza dello stabilimento Faber di Sassoferrato. I primi a rientrare saranno le tute blu che si occupano di taglio, lavorazioni meccaniche, verniciatura con 50 persone circa su tre turni. Insieme a magazzino accettazione, manutenzione, poche persone dell’incollaggio e probabilmente anche le spedizioni. Le altre linee di produzione, inizieranno su più turni dal 28 al 30 aprile.

Un’operatività graduale del sito della berbentina nel corso della settimana. Dal 4 maggio in poi, la produzione avrà un’accelerazione di giorno in giorno sempre maggiore, fino all’assetto definitivo prima che l’epidemia da Coronavirus costringesse alla dichiarazione del lockdown da parte del Governo Conte.

«È importante che le industrie degli elettrodomestici possano riprendere a produrre nel più breve tempo possibile con tutte le misure di sicurezza per tutelare al massimo la salute dei lavoratori», dichiara Gianluca Ficco, responsabile nazionale del comparto elettrodomestici della Uilm. «Si tratta, infatti, di un settore molto esposto in Italia alla concorrenza sia esterna che interna. Esterna perché i concorrenti asiatici hanno continuato a produrre in tutto questo tempo. Interna, perché se a produrre sono solo i siti di queste multinazionali che si trovano nell’Est-Europa, c’è il rischio di un trasferimento di volumi dagli stabilimenti italiani verso l’estero, con tutto ciò che ne consegue. Perdere quote di mercato è un problema per il sistema Italia e non solo per le multinazionali», conclude.

A proposito di misure di sicurezza, alla Faber sono stati sempre molto attenti, anche nella fase pre-lockdown e si proseguirà in questa direzione. Alcune di queste sono: all’ingresso in stabilimento sarà obbligatoria la misurazione della temperatura sia per gli operai che per gli esterni; la distanza di sicurezza è stata aumentata a circa due metri; a ciascun operaio sarà fornita una dotazione di due o più mascherine e questo perché in Faber si sono mossi per tempo, acquistando una buona quantità di dispositivi personali di sicurezza.

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