Fabriano

Coronavirus: crescono i guariti a Fabriano. Scintille politiche tra Comune e Regione Marche

Da oltre un settimana nell'Ambito 10 non si registrano nuovi tamponi positivi. La decisione della Regione di consentire le attività motorie oltre i confini del comune di residenza provoca la stizzita replica del sindaco Santarelli

FABRIANO – Un nuovo guarito a Fabriano. Nessun caso positivo al Covid-19 nei comuni dell’Ambito 10 da diversi giorni. E questo accade, fortunatamente, da molti giorni.
Giunge però l’ira funesta del primo cittadino fabrianese, Gabriele Santarelli, nei confronti delle ultime ordinanze della Regione Marche. «Da questo momento vi invito a chiamare per qualsiasi cosa il numero che la Regione ha attivato ( 800936677) per rispondere alle domande anche sui decreti perché con questo sovrapporsi di decisioni contrastanti l’una con l’altra non siamo più messi nelle condizioni di potervi dare alcuna certezza». In particolare, sotto la lente, la possibilità di svolgere attività motoria in un comune diverso da quello della propria residenza.

Prima le buone notizie, poi la polemica politica. Dati aggiornati a ieri, 30 aprile, nei cinque Comuni dell’Ambito 10 relativi alla pandemia da Covid-19. A Fabriano si sono raggiunti i sette giorni consecutivi senza alcun nuovo tampone positivo e si è avuta notizia di un’altra guarigione ufficiale. I numeri, dall’inizio della pandemia, sono 90 i casi positivi al Covid-19, inclusi 34 persone ufficialmente guarite e, purtroppo, sei decessi. Si resta, dunque, in ansia per le sorti di 50 fabrianesi. Nessun paziente si trova attualmente all’interno della cosiddetta “covideria” dell’ospedale Engles Profili.

A Sassoferrato sono ben 15 i giorni consecutivi senza nuovi tamponi positivi. Si resta, dunque, fermi a 19 casi di Coronavirus, compresi tre decessi e nove guariti. Dunque, 7 sassoferratesi per i quali tutta la città fa il tifo. A Cerreto D’Esi si spera di non ricevere più notizie, visto che i soli 4 casi dall’inizio della pandemia si sono risolti con tre guarigioni e un decesso. A Genga si ha fiducia nel ricevere presto la notizia della guarigione dell’unico caso, un giovane che sta vivendo questa situazione di malattia in casa e non in ospedale. A Serra San Quirico vi sono tre positivi, ma si riferiscono a tre anziani ospitati da vari anni alla casa di riposo di Mergo, per i quali risulta ancora la residenza in paese. Complessivamente in quarantena nei cinque comuni del fabrianese sono circa 80 i residenti in isolamento fiduciario e/o forzato.

In coda, la polemica politica. A seguito della decisione del governatore Ceriscioli di dare la possibilità di spostarsi all’interno di tutta la Regione anche per fare attività motoria e attività all’aria aperta, il commento di Santarelli è al vetriolo. «Fino a oggi ho tenuto un profilo molto basso limitandomi a comunicare quanto deciso e a provare a dare interpretazioni per consentirvi di fare le cose in sicurezza senza correre il rischio di prendere multe. Da questo momento vi invito a chiamare per qualsiasi cosa il numero che la Regione ha attivato per rispondere alle domande anche sui decreti. Mi auguro che Anci Marche prenda una posizione netta contro questo decreto che mette in difficoltà tutti i sindaci. Ritengo questa decisione profondamente pericolosa, ma più del contenuto è il metodo che non è accettabile», conclude sconfortato il primo cittadino fabrianese. E c’è chi gli suggerisce di emanare una propria ordinanza per disapplicare quella regionale nel territorio del comune di Fabriano, visto che sarebbe consentito. Ma, al momento, oltre alle dichiarazioni, non ci sarebbe la volontà di far seguire conseguenti fatti da parte del sindaco Santarelli.

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