Fabriano

Coronavirus, per Cerreto D’Esi Bene Comune provvedimenti e misure «in ritardo»

Dopo l'ufficializzazione della presenza delle varianti inglese e brasiliana, secondo il gruppo di opposizione non sono stati adottati i giusti provvedimenti nei giusti tempi

Veduta aerea di Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI – «Ritardo». Questa la parola chiave, secondo il gruppo di opposizione Cerreto D’Esi Bene Comune, che ha caratterizzato l’agire dell’Amministrazione comunale locale non appena si è avuta certezza della presenza delle varianti inglese e brasiliana del Coronavirus.

«La situazione pandemica sta facendo vivere al nostro Comune settimane molto dure e difficili. Oramai da quasi un mese si sta registrando un innalzamento allarmante dei casi di positività e dei cittadini ricoverati, anche in gravi condizioni, in diversi ospedali della Regione. Notevole è l’impegno costante della Protezione civile, che ormai da un anno ininterrottamente vigila sul territorio, aiutando chi è in isolamento, quarantena o malato», si legge nella nota.

Dalle note liete, a quelle un po’ meno liete. «La gestione della pandemia in mano a questa nuova Amministrazione ci è apparsa invece, nel momento più critico, dove delle scelte dovevano essere prese tempestivamente, molto leggera. Nonostante i dati ci portassero ad avere più di 450 casi su 100.000 abitanti, il Sindaco Grillini e la sua Giunta presero, a metà febbraio scorso, come unica misura a riguardo fare una videoconferenza con gli organi di vigilanza, forze dell’ordine e dirigente scolastico, per incitare la popolazione al massimo rispetto delle regole, lasciando al buon senso delle persone il compito di salvaguardare il prossimo e sé stessi». Comportamento diverso, invece, quello assunto dal sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci, «che si era assunto la responsabilità di chiudere scuole, attivando misure da zona rossa nonostante la Regione fosse ancora gialla: il nostro primo cittadino forse non ne ha avuto il coraggio. Le attività sportive sono state lasciate aperte anche in ambienti chiusi, come il bocciodromo ad esempio, dove il numero di contagi è stato notevole, e su questo avremo molte domande da fare a questa Amministrazione. In quel momento anche gli ingressi nei supermercati non sono stati regolarizzati, si è aspettata sempre una normativa che lo esplicava».

Dunque, una mancanza di coraggio e conseguenti ritardi nel limitare i contagi, secondo Cerreto D’Esi Bene Comune: «Chiediamo quindi a gran voce un impegno diverso da parte di questa Amministrazione: vogliamo che sia tempestiva, che sia disposta ad assumersi anche le critiche dai suoi cittadini, che sia in grado di prendere quei provvedimenti, spesso impopolari, ma efficaci per l’intera comunità. Siamo in guerra e sbagli sulla pelle dei nostri concittadini non ce li possiamo permettere, il Sindaco e gli Assessori devono assumersi le responsabilità delle cariche che ricoprono, andando anche controcorrente, perché quando un provvedimento duro va preso bisogna prenderlo. Ci aspettiamo anche che il tendone montato dalla Protezione civile venga presto reso efficiente, perché fino a oggi non ne abbiamo ancora ben compreso l’utilità. I provvedimenti presi in questi ultimi giorni dalla maggioranza probabilmente arrivano con netto ritardo dato che i contagi da febbraio ad oggi sono aumentati in maniera rilevante», conclude la forza di opposizione cerretese.

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