Fabriano

Conference Unesco, la valorizzazione delle tradizioni passa anche dal pane

In città hanno aderito al progetto, tre forni: Vapoforno, Lo Sfornaio e Forno Ragni. A loro si affianca l’istituto Agrario Vivarelli che, attraverso l’azienda agraria, ha intrapreso un progetto per il recupero di un antico grano: il grano Verna

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

FABRIANO – Preservare le tradizioni, sapendole innovare e creando rete fra produttori e consumatori. Il tutto partendo dal pane, un elemento basilare dell’alimentazione, per certi versi comune, eppure differente vista la molteplicità e la varietà che si può riscontrare a seconda dei vari paesi italiani e non. Anche questa è una nuova tappa di avvicinamento per la XIII Unesco Annual Conference che si svolgerà a Fabriano dal 10 al 15 giugno prossimi. Oggi è stato presentato un progetto portato avanti da ITKI-US (International Traditional Knowledge Institute foundation – capitolo US), fondazione che si occupa di preservare le conoscenze e le tecniche tradizionali e fondata da Giuseppe Biagini. La fondazione ITKIUS ha messo a disposizione una piattaforma, creata in collaborazione con Tech Gap Italia, la Creative Knowledge Platform, una piattaforma di valorizzazione culturale, utile a preservare conoscenze tradizionali che si stanno dimenticando.

Per mezzo di questa piattaforma le Città Creative possono descrivere il proprio elemento distintivo di creatività, raccontare la tradizione del proprio piatto povero, invitando alla partecipazione gli attori della filiera di produzione. Dopo alcuni sviluppi applicati alla piattaforma Creative Knowledge Platform e l’inserimento di nuove funzionalità, ITKIUS, in collaborazione con Tucson City of Gastronomy, sta lanciando la seconda parte del progetto, con l’intento di far partecipare il più alto numero di Città Creative possibile. I risultati finali sono stati presentati a Fabriano alla presenza del sindaco Gabriele Santarelli, l’assessore alle attività produttive Barbara Pagnoncelli, Vittorio Salmoni e Carlo Pesaresi Focal Point e direttore generale di Fabriano Città Creativa Unesco e i responsabili di Breads of the Creative Cities. Oltre all’applicazione mobile e a una nuova edizione del libro, comprendente le nuove città creative partecipanti. Verrà, inoltre, stampato un libro su carta speciale di Fabriano, che sta supportando attivamente il progetto.

I titolari di Vapoforno, Forno Ragni e lo Sfornaio

In città hanno aderito al progetto, tre forni: Vapoforno, Lo Sfornaio e Forno Ragni. A loro si affianca l’istituto Agrario Vivarelli che, attraverso l’azienda agraria, ha intrapreso un progetto per il recupero di un antico grano: il grano Verna.

«Un ulteriore seme che stiamo piantando per animare l’appuntamento di giugno a Fabriano favorendo la creatività a 360 gradi», le parole di Carlo Pesaresi, direttore generale di Fabriano Città Creativa Unesco.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare