Fabriano

Il comitato dei disoccupati di Fabriano si organizza per trovare alimenti di qualità

Un appello rivolto e raccolto da alcune realtà commerciali della città della carta e del comprensorio che hanno deciso di mettere a disposizione alimenti di qualità a prezzi concorrenziali. Non mancano alcune frecciate nei confronti della Giunta comunale

Claudio Pezzetta

FABRIANO – Generi di prima necessità per le famiglie monoreddito o a reddito zero di Fabriano e territorio, che non possono permettersi più di acquistare beni basilari. E tutto questo a prezzi più che concorrenziali grazie alla disponibilità e alla generosità di alcuni commercianti. L’appello lanciato dal comitato I disoccupati di Fabriano, fondato da Claudio Pezzetta, sembra aver colto nel segno nel breve volgere di poche ore.

«I disoccupati di Fabriano si auto-aiutano. Vista la totale assenza di interventi diretti della Giunta comunale della città, ci facciamo noi in prima persona da stimolo per riattivare la solidarietà, l’empatia che è caratteristica storica della nostra città. Ci stiamo rivolgendo alle attività commerciali della città affinché diano la loro disponibilità ad aiutare chi non arriva più a fine mese, sperando in futuro di poter attivare una tessera sconto che permetta ai disoccupati approvvigionamenti di alimentari di qualità, oggettistica di consumo scolastica, vestiario e tutto ciò che è necessario, ma che una famiglia mono-reddito o a reddito zero non può più permettersi».

Claudio Pezzetta evidenzia come una famiglia di disoccupati perda la qualità del cibo che mette in tavola, un problema soprattutto per i minori. «Per questo motivo ci siamo rivolti a una nota cooperativa di distribuzione al dettaglio delle carni affinché proponesse un pacco famiglia contenente cinque chili di carne di alta qualità, possibilmente solo proveniente dall’area di Fabriano».

E l’appello non è caduto nel vuoto. «Abbiamo trovato disponibilità e aiuto. Ci propongono carni provenienti dalle ditte Ferretti e Fraboni di Moscano per la carne bovina. Ditte Pocognoli di Collamato e Lory di Sassoferrato per il maiale. Il pollame è proveniente da allevamenti a terra di Serra Dei Conti e Rocchetta».

Complessivamente, dunque, si tratta di: due chili di fettine di bovino; un chilo di salsicce di produzione artigianale, di macinato misto e di pollo, sia solo petto che petto e cosce. Il tutto a 49 euro, quindi una media di 9,80 euro al chilo per carni di qualità. «Per gli alimentari di uso quotidiano ci siamo rivolti a un supermercato locale che si è detto più che disponibile nel preparare pacchi di pasta, pomodori in scatola, tonno, farina e olio rigorosamente a prezzo di costo».

Ma potrebbe non essere finita qui. «Dobbiamo ancora rivolgerci ad altre attività commerciali per affrontare il problema del prossimo ritorno a scuola. Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali del cittadino sanciti non solo nella Costituzione. Gli altissimi costi dei materiali di consumo, degli aiuti allo studio, delle attività sportive ci precludono la strada per questo diritto. I disoccupati di Fabriano non lasciano nessuno indietro».

 

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