Fabriano

Cna Fabriano e Valleremita per una nuova cultura ambientale

In particolare l'attenzione si è focalizzata sul progetto Aula Verde, una vera e propria "scuola senza pareti" che nasce nel 1986 e nel corso degli anni ha saputo rappresentare un fondamentale punto di riferimento al servizio degli enti educativi e delle scuole

Maurizio Romagnoli, Erminio Piermartini e Marco Silvi

FABRIANO – CNA e “Valleremita” per una nuova cultura ambientale. A settembre un’iniziativa congiunta. Negli scorsi giorni, tramite vari incontri, si è ulteriormente approfondita la già ormai storica collaborazione tra l’Associazione di categoria, sezione di Fabriano e l’associazione “Appennino Valleremita”. In particolare l’attenzione si è focalizzata sul progetto Aula Verde, una vera e propria “scuola senza pareti” che nasce nel 1986 e nel corso degli anni ha saputo rappresentare un fondamentale punto di riferimento al servizio degli enti educativi e delle scuole, orientando tantissimi bambini e ragazzi a comprendere l’importanza dell’educazione ambientale attraverso modalità didattiche coinvolgenti ed a stretto contatto con le bellezze naturali del territorio. Proprio nell’ambito del progetto Aula Verde, è stata di recente elaborata la nuova cartina dei sentieri per coloro che vorranno avventurarsi tra le meraviglie ambientali della zona di Valleremita, grazie anche ai preziosi rilievi svolti dall’associazione ciclistica “Pedale Stracco”. L’iniziativa è stata promossa e sponsorizzata dalla CNA di Fabriano anche come naturale e logico sviluppo dell’imminente congresso dell’Area Montana che vedrà come tema quello del turismo sostenibile dell’entroterra.

Le dichiarazioni

Il Presidente CNA Maurizio Romagnoli e il Referente CNA Area Montana Marco Silvi, insieme al Presidente dell’associazione “Appennino Valleremita” Erminio Piermartini hanno poi concordato di organizzare una prossima iniziativa a settembre, rivolta a tutta la cittadinanza. «Sarà l’occasione per invitare chi abita questo territorio a scoprire le meraviglie ambientali e paesaggistiche che abbiamo la fortuna di avere a disposizione ogni giorno, nella ferma convinzione che prima di poter dire al turista “dove siamo”, dovremmo saper dire chi siamo», hanno concluso.

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