Fabriano

Club Scherma Fabriano: titolo regionale nella spada per Alice Armezzani

La Giovanissima fabrianese continua il suo percorso di crescita, molto bene anche Eleonora Liuba Gubinelli e Francesca Mita. Una panoramica completa di tutta l'attività dell'ultimo mese

Alice Armezzani del Club Scherma Fabriano sul gradino più alto del podio
Alice Armezzani del Club Scherma Fabriano sul gradino più alto del podio

FABRIANO – L’ultimo mese è stato molto intenso per il giovane Club Scherma Fabriano. Iniziando il resoconto dal 14 aprile scorso, c’è da segnalare che in quel di Recanati è tornato a gareggiare dopo oltre quattro anni il “neo acquisto” Cristiano Uccellani, gigante di Gubbio, protagonista delle sue prime stoccate nella sciabola.

Il 25 aprile a Fermo, poi, nella quarta prova promozionale di fioretto di plastica e prime lame, ben nove giovani atleti fabrianesi hanno sfidato i pari età della regione. Ottime esperienze per Maria Vittoria Trombetti, Ida Filipponi e Maria Linda Stroppa nel fioretto di plastica, Margherita Ascani e Daniele Marasco nelle prime lame. Incoraggiante debutto per Mattia Brusati. Netti miglioramenti di Francesca Mita, Darius Catinca e Manuel Conti che in una avvincente finale si è aggiudicato con merito la sua prima gara

Domenica 29 aprile, quindi, a Osimo è andato in scena il campionato regionale. Nel fioretto, alla prima uscita con il “ferro”, Francesca Mita (dodicesima) ha ben figurato contro avversarie di maggiore esperienza. Alice Armezzani è salita sul gradino più alto del podio laureandosi Campione Regionale (10-6 alla Pirro dell’Accademia della scherma Fermo). Ottima prova dell’altra portacolori del Club fabrianese, Eleonora Liuba Gubinelli che, dopo una spettacolare prova ai gironi, ha chiuso al terzo posto a pari merito con Asia Volpi di Fano. Il pomeriggio è proseguito con il campionato regionale di fioretto Giovanissime con le portacolori fabrianesi che, forse stanche dalle gare del mattino, sono state eliminate alla prima diretta. A vincere è stata Sofia Giordani, seconda Maria Angelica Rossolini.

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