Fabriano

Fabriano: chiusura del museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci, gli strali del Pd

Ducoli: «Serve una strategia vera, efficace, rivitalizzante. L'emergenza sanitaria, unita alla già costante e preoccupante desertificazione del centro storico, va affrontate con strumenti straordinari»

Francesco Ducoli
Il segretario della sezione di Fabriano del Pd, Francesco Ducoli

FABRIANO – «Serve una strategia vera, efficace, rivitalizzante. L’emergenza sanitaria, unita alla già costante e preoccupante desertificazione del centro storico di Fabriano, va affrontata con strumenti straordinari, con idee e un confronto che vengano sia dai cittadini che da chi lavora in questa bellissima e unica parte della nostra città di Fabriano e della nostra Regione». Questo il commento del segretario della sezione cittadina del Partito Democratico, Francesco Ducoli, a seguito della notizia della chiusura del Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci di Fabriano. La proprietà ha preso questa decisione motivandola con la crisi del comparto del commercio e con la mancanza di una progettualità politica.  

L’attacco Democrat

«È l’ora del realismo. Basta con le frasi vuote ripetute all’infinito (“il cuore pulsante della nostra città”, “il salotto di Fabriano” ecc.), basta pensare di aver risolto il problema con quattro fioriere e due panchine, serve concretezza, servono scelte coraggiose. Dobbiamo agire subito. L’ultimo esempio di come questa situazione abbia raggiunto livelli preoccupanti ce la dà la chiusura del punto vendita “1896 Scienza e Natura – Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci”. I titolari lamentano lo svuotamento del centro storico e la mancanza di una politica credibile per un’inversione di tendenza. Come dargli torto», evidenzia il segretario Democrat.

La riflessione di Ducoli

Ma questa scelta sofferta «ci deve allarmare tutti: se muore il centro, muore Fabriano. Per questo apriremo una fase di confronto con le attività del centro storico per raccogliere proposte, suggerimenti, preoccupazioni, per formalizzare un piano d’azione per il domani, che sia in grado di dare una nuova prospettiva di sviluppo, che sia ampio ed esteso a tutta la zona, da piazzale Matteotti alle Conce, dai Giardini a piazza Garibaldi, da via Balbo al Museo della Carta e della Filigrana. Per costruire insieme una nuova visione, improntata allo sviluppo economico e culturale di Fabriano», annuncia Ducoli.

I prossimi passi

Le parole d’ordine saranno coraggio, ascolto attivo, lavoro costante ed innovativo. «Abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere risultati incredibili che ora, dopo tutto quello che abbiamo passato e che stiamo passando, come territorio e come cittadinanza, ci sembrano irraggiungibili ma che con concretezza e competenza sono alla portata della nostra città – conclude il segretario della sezione di Fabriano del Partito Democratico, Francesco Ducoli -. Il primo passo è avere fiducia nel futuro, nelle nostre forze come individui e come collettività, credere fermamente che questa sia una città dove investire, dove poter fare una famiglia, dove poter vivere con soddisfazione. Noi ne siamo convinti, oggi più che mai».

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