Fabriano

Chiuso con successo l’anno accademico dell’Unitre a Fabriano

«Un laboratorio continuo, ponte di dialogo tra le generazioni», come hanno evidenziato la presidente della sede Paola Martini e il presidente nazionale dell’Ateneo Gustavo Cuccini

FABRIANO – Chiuso l’anno accademico dell’Unitre a Fabriano, l’università delle Tre Età, «un laboratorio continuo, instancabile, entusiasta di cultura, esperienza di vita e ponte di dialogo tra le generazioni», come hanno evidenziato la presidente della sede Paola Martini e il presidente nazionale dell’Ateneo Gustavo Cuccini.

L’Unitre è una nuova realtà locale che volge il suo sguardo non solo ai suoi associati maturi, ma anche ai giovani con idee e iniziative rivoluzionarie. Nasce dal desiderio di affrontare le sfide della longevità: in un panorama dove aumentano gli anziani e diminuiscono le nascite, si vuole predisporre un progetto di coesione tra le vecchie e nuove generazioni.

«Nata come l’Università della Terza Età, Unitre si è evoluta in una realtà ben diversa, vale a dire “Università delle Tre Età”, andando a creare un contesto dove la cultura non è fine a sé stessa, ma diventa prima di tutto uno strumento di unione e coesione tra persone di età differenti. Operare un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale al fine di realizzare un’Accademia di Umanità che evidenzi l’essere oltre che il sapere. Contribuire alla promozione culturale e sociale degli associati, promuovere, attuare e sostenere studi, ricerche ed altre iniziative culturali con apertura al territorio, al volontariato sociale, al dialogo tra generazioni», spiegano i responsabili.

I corsi che si sono svolti nell’anno accademico appena concluso hanno riguardato una grande varietà di argomenti: dall’ambito scientifico a quello artistico, passando per quello linguistico senza tralasciare l’educazione fisica e motoria. La parte didattica dell’Accademia di Umanità è integrata da attività sociali, ricreative e assistenziali affidate all’autogestione degli associati che prestano volontariamente la loro collaborazione. Sono state programmate delle visite in varie realtà artigianali e agricole del territorio che unitamente ad altre guidate sono state vissute come vere e proprie occasioni di svago oltre che di arricchimento culturale. Sono stati aperti sportelli di consulenza legale e fiscale ai quali gli iscritti si sono rivolti gratuitamente.

«Una delle finalità rilevanti svolte a Fabriano è stata quella di educare, informare, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale, operare un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale. Quindi apertura e interazione tra giovani e meno giovani, con scambi di esperienze tra questi due mondi che possono trovare nella dimensione culturale un punto di unione. In questa ottica, nell’ambito delle attività formative è stato avviato un progetto di collaborazione con le scuole».

L’Unitre questo anno ha inaugurato un format che prevede l’inserimento dei propri insegnanti e partner nei percorsi scolastici delle scuole superiori. La collaborazione si è svolta con il liceo scientifico Vito Volterra di Fabriano e, nelle future intenzioni, l’idea è quella di allargare in futuro l’iniziativa a tutte le scuole di Fabriano e dintorni.

«In particolare, con il Liceo Scientifico si è proposto un ciclo di incontri rivolti agli alunni delle classi V che questo anno hanno affrontato il nuovo esame di stato che ha previsto all’orale anche un collegamento con una materia extra curriculare e cioè cittadinanza e costituzione. L’Unitre ha proposto una serie di argomenti di questa specifica materia che sono stati approvati dalla dirigente Adriana Verdini e dalla docente interna Silvia Pierosara, responsabile del progetto, e così si sono sviluppate lezioni frontali nell’orario pomeridiano concluse con il plauso degli studenti e la distribuzione degli opuscoli della Costituzione Italiana. Gli allievi hanno così approfondito tematiche riguardanti la Costituzione Italiana ed il contesto storico in cui è nata, i suoi principi fondamentali, le libertà in essa contenute, è stata poi posta l’attenzione alle istituzioni europee quindi alla cittadinanza italiana e a quella europea. Un ringraziamento particolare va alle avvocatesse Chiara Biondi, Raffaela Busini e Sandra Girolametti che hanno collaborato e supportato questa iniziativa, alla dirigente e ai docenti interni per la squisita accoglienza».

 

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