Fabriano

Cerreto: Zamparini lascia il Partito Comunista dei Lavoratori e attacca la Giunta

L'esponente politico di opposizione annuncia l'avvio di un nuovo percorso politico civico e spara a zero sul bilancio di previsione approvato dall'Esecutivo, in scadenza, guidato da Giovanni Porcarelli

Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Approvato il bilancio di previsione a Cerreto D’Esi. Dure accuse da parte dell’ex capogruppo del Partito comunista dei Lavoratori, Marco Zamparini. «Spese inutili che ingesseranno la nuova Amministrazione comunale». A Cerreto, infatti, il sindaco Giovanni Porcarelli è in scadenza e in autunno si rinnoverà l’Amministrazione.

«L’attuale Amministrazione ha ritenuto mettere in previsione spese a dir poco inutili, se non addirittura assurde, per risolvere le criticità che noi cittadini andremo a fronteggiare in relazione a tutto quello che la pandemia ci costringerà a esaminare in termini di costi a fronte di pochissimi benefici. Non possiamo credere che: fare una gettata per un nuovo parcheggio, restaurare il ponte e la piazza, risistemare la fontana, sia da considerare prioritario per i cittadini che, invece, preferirebbero vedere investire i soldi in sostegni economici o agevolazioni fiscali e tributari a loro vantaggio per una ripartenza civile e sociale», attacca Zamparini proponendo esempi concreti.

Si parte con l’aumento dei costi nel 2022 del servizio per la mensa scolastica di circa 1 euro a pasto; stanziamento di soli 500 euro a favore dell’Istituto comprensivo; tagli per circa 100.000 euro per gli interventi verso gli anziani. «E ancora, ci sarà un aumento eccessivo delle rette dell’asilo nido che saranno probabilmente, tutte a carico delle famiglie, senza poi voler considerare gli “zero euro” previsti per il turismo, lo sport, la cultura, le politiche giovanili, l’agricoltura e altro ancora. Tutto questo ovviamente, mette d’accordo gli assessorati di competenza. E intanto, mentre si “studiava” il Bilancio previsionale, l’ApD restituiva le chiavi per non gestire più gli impianti sportivi che sono tornati di nuovo all’Ente comunale».

Ma, probabilmente, l’atto che più di tutti ha portato a questa dura presa di posizione da parte dell’esponente politico di Cerreto D’Esi riguarda la delibera di giunta «con la quale il Comune acquisterà il terreno di proprietà della famiglia del sindaco per un valore di circa 353.000 euro, oltre alle spese per urbanizzare l’area scelta che saranno totalmente a carico di noi cittadini e si può immaginare quanto costerà effettuare questi lavori su di un’area di 25.000 metri quadri».

L’unico aspetto positivo del Bilancio è relativo alla sospensione per un altro anno dei mutui della Cassa depositi e Prestiti per via della presenza di Cerreto D’Esi all’interno del cosiddetto “cratere sismico”. In coda, l’annuncio dell’abbandono da parte di Marco Zamparini del Pcl «partito con il quale mi sono presentato e con il quale ho condiviso un percorso che però oggi, alla fine dei miei 5 anni di mandato, ho lasciato per intraprendere un percorso politico nuovo». Forse, il preludio a una candidatura da “civico” per amministrare Cerreto D’Esi.

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