Fabriano

Cerreto d’Esi,varati i Puc per i 22 percettori del reddito di cittadinanza

I progetti di utilità collettiva riguarderanno diversi settori: sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo e della tutela dei beni comuni

Veduta aerea di Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI – Nelle scorse settimane la Giunta del Comune di Cerreto d’Esi ha approvato la delibera per l’attivazione dei progetti di utilità collettiva (Puc), con i quali i cerretesi che percepiscono il reddito di cittadinanza saranno impiegati in progetti di inclusione sociale e di sostegno alla comunità. Il sindaco David Grillini e il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Michela Bellomaria esprimono grande soddisfazione per il conseguimento di questo obiettivo.

«Per il comune di Cerreto d’Esi, l’attivazione dei Puc è la concreta occasione di re-impiego, re- inserimento nella comunità, oltre ad essere una effettiva opportunità di crescita per i beneficiari e per la collettività». Un’iniziativa ad alta valenza sociale, dunque, che vedrà 22 cittadini cerretesi beneficiari del reddito di cittadinanza impegnati in nove progetti, molto articolati e individuati a partire dalle necessità e dalle esigenze della comunità cerretese. 

«I Puc sono stati programmati in tutti gli ambiti di intervento previsti nella normativa nazionale: sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo e della tutela dei beni comuni, in base agli interessi e alle propensioni, oltre che in totale conformità con le competenze dei beneficiari – evidenziano Grillini e Bellomaria -. Ciò a dimostrazione della grande determinazione nel perseguire un percorso articolato, complessivo e strategico. Nello specifico, si prevedono progetti per la biblioteca, la raccolta di opere sacre “Antica Farmacia Giuli”, le residenze protette “Palazzo Refi” e “Giovanni Paolo II”. Mentre altri percettori del reddito di cittadinanza saranno impegnati in programmi specifici di potenziamento della pulizia e del decoro dei giardini pubblici, degli spazi verdi comunali e del cimitero. Altri progetti riguarderanno, infine, la sistemazione dell’archivio comunale, il supporto ad alcune attività della polizia locale e all’attivazione di uno sportello di prima accoglienza e orientamento dei cittadini negli uffici comunali».

Secondo la giunta di Cerreto d’Esi, i Puc rappresentano «una nuova modalità, totalmente innovativa, di concepire le politiche sociali, attraverso il coinvolgimento attivo nella propria comunità che stimola i cittadini a rimettersi in gioco e riconsegnare un’opera alla società», concludono.

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