Fabriano

Cerreto D’Esi: scuola e ricostruzione post-sisma, consiglio comunale agitato

Duro affondo del consigliere comunale del Partito comunista dei lavoratori, Marco Zamparini, che ha stigmatizzato il comportamento della Giunta guidata da Giovanni Porcarelli su temi molto importanti per la cittadina del comprensorio fabrianese

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Si è tornati a parlare di scuola al consiglio comunale di Cerreto D’Esi e l’affondo del consigliere comunale del Partito comunista dei lavoratori, Marco Zamparini non si è fatto attendere. «Con una mozione abbiamo richiesto di ristabilire il concorso di idee per affidare il progetto del nuovo polo scolastico e parallelamente impegnavamo la Giunta a richiedere al Miur i moduli ad uso scolastico provvisori (musp).

La maggioranza ha sonoramente bocciato queste proposte trincerandosi sul fatto che con la procedura aperta, voluta dalla Giunta Porcarelli per l’affidamento del progetto, si risparmia tempo e denaro. Di fatto senza concorso di idee non si valuteranno più i progetti presentati, ma solo i progettisti sulla base delle loro competenze, professionalità e via dicendo. La cosa più grave però sta nel fatto che nella stipula del progetto non sono e non saranno di sicuro coinvolti tutti gli attori che quotidianamente vivono la scuola e cioè il Preside, i docenti e tutto il personale che ci lavora», attacca Zamparini.

Altra questione sono i Musp. «Sono due anni e mezzo che chiediamo in tutte le maniere possibili di impiantare i Musp per mettere in sicurezza i nostri figli, ma l’attuale ed oscurantista Giunta di Cerreto D’Esi ha sempre fatto orecchie da mercante sostenendo che le scuole erano e sono sicure, nonostante i dati dichiarano palesemente tutt’altro. È stata avanzata richiesta solo per la scuola primaria. E la scuola media? Deduco che per la maggioranza di fatto la scuola media è sicura e i nostri figli possono continuare a starci tranquilli, nonostante l’indice di rischio sismico è di 0,23. Al di là dei problemi che potranno sorgere durante la costruzione della nuova scuola, dato che sorgerà sul terreno dove oggi c’è la scuola primaria Lippera, tutti e dico tutti gli alunni e il personale che occupano a oggi le due strutture scolastiche, devono essere messi in sicurezza nei moduli a uso scolastico provvisori. Questo soprattutto per il fatto che le attuali scuole sono fatiscenti strutturalmente e quindi non possono garantire sicurezza a chi le vive quotidianamente, punto».

Altro tema affrontato riguarda la ricostruzione post sisma, Cerreto D’Esi è all’interno del cosiddetto cratere sismico. «Questa maggioranza è nel pallone più totale e questo lo conferma il fatto che durante i lavori di miglioramento sismico del municipio e annessa torre, dovevano spostare i dipendenti comunali nell’ex sede della Monte dei Paschi di Siena, ma questo probabilmente non avverrà dato che ci è stato riferito in questo consiglio comunale che sono sorti dei problemi per lo spostamento, di che natura non c’è dato sapere.

Sicuramente all’interno di questo stabile non ci sono le condizioni materiali per ospitare i dipendenti comunali, disarmante che si sono accorti dopo aver fatto l’ordinanza di requisizione dell’immobile, proprio svegli. Per il miglioramento sismico della residenza protetta, per il quale arriveranno circa 380.000 euro, è tutto ancora in fase di analisi e proveranno a chiedere più soldi. Una cosa è certa, sulla questione ricostruzione post sisma l’azione politica superficiale dell’attuale maggioranza avrà delle serie ripercussioni sul futuro della nostra collettività, vi basta anche notare la situazione precaria del nostro centro storico abbandonato a sé stesso».

Infine, si è discusso della riapertura della pedana polivalente adiacente la scuola primaria Lippera, considerato che lo scorso anno il consiglio tutto si era impegnato ad individuare un luogo alternativo e idoneo liberamente fruibile da destinare a campetto polivalente entro il 31 marzo prossimo. «La maggioranza ci ha riferito che hanno valutato due o tre alternative, una dove c’è il battimuro del tennis, l’altra la pedana polivalente dietro i campetti dello stesso tennis, oppure chiedere al preside la riapertura del campetto vicino la scuola, ma sembra che non siano delle strade percorribili. Solo il nostro paese non ha uno spazio pubblico dove chi vuole semplicemente praticare del sano e sociale sport può ritrovarsi e questo ritengo sia una vera e propria vergogna e ingiustizia sociale. A quanto pare – conclude Zamparini – le promesse elettorali valgono più del bene comune».

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