Fabriano

Cola (Pd): «La nuova scuola sul terreno riconducibile al sindaco». È polemica a Cerreto d’Esi

La denuncia nei confronti di Giovanni Porcarelli avanzata dal segretario del Partito Democratico locale: «Dove si può verificare che un primo venda a se stesso un lotto di terra?»

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Il sito individuato per costruire il nuovo plesso scolastico a Cerreto D’Esi sarebbe di proprietà dell’attuale primo cittadino, Giovanni Porcarelli.

Un fatto ambiguo, che attira la forte denuncia avanzata dal segretario della sezione cittadina del Partito Democratico, Angelo Cola: «In questi giorni il Comune è in subbuglio: sembra che il Sindaco abbia indossato il cipiglio decisionista e tutti siano stati mobilitati per il raggiungimento di importanti e decisivi obiettivi per Cerreto D’Esi. Questa volta ci sono di mezzo anche gli interessi particolari e personali di Porcarelli e allora si deve correre», ironizza Cola che poi lancia il j’accuse.

«Il Sindaco Porcarelli ha avuto la brillante idea di vendere al Comune di Cerreto D’Esi un lotto di terreno riconducibile a se stesso e ai suoi familiari per la costruzione della nuova scuola.

Angelo Cola

Ora domando: ma in quale Comune si può verificare che un Sindaco venda a se stesso un lotto di terreno? Forse Porcarelli ha scambiato il Comune per il suo bancomat? Chi decide che il suo terreno sia quello più idoneo a costruire la scuola? Perché fino a oggi non si è fatto nulla per ricostruire gli edifici scolastici? È lecito pensare che fin dall’inizio delle procedure, pur affermando il contrario, Porcarelli puntasse all’utilizzo dei fondi pubblici per vendere il suo terreno? Perché i cittadini con le loro tasche dovrebbero finanziare quelle di Porcarelli? E voi, cari Paesani, siete contenti di versare diverse centinaia di migliaia di euro di tasse che poi finiranno in mano a Porcarelli? Siete sicuri che le motivazioni del Sindaco siano dettate solo dall’interesse pubblico? Ritenete che il Porcarelli, vista la situazione economica, avrebbe trovato comunque da vendere quel terreno o, per fare cassa sicura, non poteva che utilizzare il Comune?», i quesiti che i Democrat sono pronti ad avanzare pubblicamente al Primo cittadino qualora la notizia dovesse trovare riscontro.

E non solo. «Per quanto ci riguarda noi sconsigliamo vivamente il Sindaco a procedere e attuare i suoi propositi. Ci opporremmo in tutte le sedi politiche e legali», conclude, il segretario, Angelo Cola.

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