Fabriano

Cerreto D’Esi: Nuovo plesso scolastico, il Pcl all’attacco

Oltre 350mila euro da pagare alla famiglia Porcarelli per l’acquisto del terreno. A deciderlo l’Amministrazione comunale guidata da Giovanni Porcarelli. Le ire del capogruppo del Pcl, Marco Zamparini

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Oltre 350mila euro da pagare alla famiglia Porcarelli per l’acquisto del terreno dove dovrebbe sorgere il nuovo plesso scolastico di Cerreto D’Esi. A deciderlo l’Amministrazione comunale guidata da Giovanni Porcarelli. Le ire del capogruppo del Partito comunista dei Lavoratori, Marco Zamparini.

«In piena emergenza Coronavirus con le scuole già chiuse e parecchi casi nelle Marche, l’amministrazione Porcarelli ha deliberato la scelta del luogo per il nuovo Polo scolastico. Viene difatti stravolta la decisione di costruire il polo dove sorge l’attuale scuola elementare. Vado immediatamente alla conclusione della delibera dove si stabilisce di dare indirizzo all’ufficio tecnico comunale affinché il nuovo polo scolastico venga realizzato nell’area n. 5 area adiacente Palasport e si proceda quindi ad avviare la fase della progettazione. L’area suddetta è di proprietà dei figli del Sindaco e l’importo che incasseranno è di 353.124,50 euro. L’altissimo non ha partecipato alla deliberazione, essendo assente ha assunto la presidenza l’assessore Galli, ma questo a me poco importa. Resta tale il conflitto d’interessi e tutte le motivazioni che trovo sono subdole e indicano un fatto gravissimo da porgere al più presto a tutte le autorità competenti a vari livelli, Procura della Repubblica, Corte dei conti, Ufficio ricostruzione Marche, Regione Marche», il duro j’accuse del consigliere comunale di opposizione.

«Si sceglie un terreno a ridosso del traffico della strada Muccese, nella zona industriale, vicino a una centrale del metano, non lontani da un ripetitore e in una zona umida e fredda, poiché verrà preso anche il campo da calcio accanto alla bocciofila e chi frequenta quel posto conosce molto bene i problemi climatici a cui mi riferisco. Cosa comporterà questa scelta? Dovremo ricostruire anche la scuola materna che ricordo è una scuola con un buono 0,86 di indice rischio sismico e dovremo sistemare strutturalmente la Lippera, la Melchiorri e l’asilo nido con fondi comunali come prevede l’ordinanza n° 56 del 10 maggio 2018. E dove li troviamo 3-4 milioni di euro poiché la cifra stimata è questa? E questo non incide sulla valutazione? Sicuramente il Sindaco avrà ragionato come sempre, ossia il problema sarà di chi amministrerà la prossima volta, e chi se ne frega?», gli ironici interrogativi.

Il comune di Cerreto D’Esi ha ricevuto 1 milione di euro dall’assicurazione per i danni post-sisma sugli immobili comunali e il Sindaco «li spenderà per la terra di proprietà della sua famiglia, per i parcheggi a casa Volpini, per la sistemazione della Piazza e della fontana all’entrata di Cerreto sud, per un totale di ben oltre 700.000 euro. Lascerà in disuso la scuola Melchiorri, la scuola materna, l’asilo nido e la scuola Lippera, non dichiarando le sue intenzioni e lascerà tutti questi stabili alla mercé del fato da sistemare con i soldi delle casse comunali che non ci sono. Poi ci viene a raccontare che la scelta migliore è l’acquisto del suo terreno e che la demolizione e ricostruzione nel terreno della Lippera non è fattibile. Solo i suoi devoti, Sindaco, possono credere agli asini che volano e sono fermamente convinto che ne sono rimasti ben pochi, dopo quest’ultimi cinque anni di devastazione sociale in nome del profitto. Abbiamo assistito a 3 anni di giochetti per avere questo risultato finale, tutta una perdita di tempo per arrivare a comprare il suo podere. Può con la sua arroganza controllare tutto e tutti, cambiare le carte in tavola, trattare tutti come dei cretini, ma questa l’ha fatta sporca e con una sfacciataggine unica. Cerreto ha estremamente bisogno di ritornare ad essere una comunità coesa e solidale, dove la politica in quanto strumento per il bene comune investa tutte le sue risorse sul sociale, su un modello di sviluppo alternativo, sul turismo, sul lavoro e sul centro storico, quindi tutto l’opposto di quello fin qui perseguito dall’attuale maggioranza, probabilmente la peggiore degli ultimi 25 anni», conclude Zamparini.

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