Fabriano

Cerreto D’Esi: armato di martello le danneggia l’auto, 20enne arrestato per stalking e danneggiamento

È stato posto ai domiciliari. La parte offesa, una ragazza coetanea, per giunta in stato di gravidanza, si è sentita “braccata” dagli atti persecutori messi in atto dal suo ex che, evidentemente, non si rassegnava alla fine della relazione

Carabinieri della Compagnia di Fabriano

CERRETO D’ESI – Con un martello ha danneggiato l’auto della sua ex fidanzata. Arrestato un 20enne residente a Cerreto D’Esi per i reati di stalking e danneggiamento dell’auto con l’aggravante di aver commesso il reato per eseguirle o occultarne un altro. È stato posto ai domiciliari. La parte offesa, una ragazza coetanea, per giunta in stato di gravidanza, si è sentita “braccata” dagli atti persecutori messi in atto dal suo ex che, evidentemente, non si rassegnava della fine della relazione.

L’arresto

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Fabriano, coordinati dal capitano Mirco Marcucci, in collaborazione con i colleghi della stazione di Cerreto D’Esi, sono intervenuti per l’arresto di un cerretese 20enne. Quest’ultimo, dopo la fine della sua relazione, risulta indagato per atti persecutori. In pratica, ha iniziato ad attuare una serie di condotte reiterate, vale a dire effettuare appostamenti a case e nei luoghi frequentati dalla parte offesa, minacce e molestie verso la ragazza, coetanea, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. Quest’ultima, attualmente in stato di gravidanza, ha temuto fortemente per la propria incolumità, per quella del nascituro e dei suoi familiari, soprattutto dopo il danneggiamento alla propria auto con un martello da parte del suo ex fidanzato. Per questo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Cerreto D’Esi. A seguito dei racconti della ragazza, i militari hanno fatto partire immediatamente l’attività investigativa che ha dato riscontro rispetto a quanto raccontato dalla 20enne. Per questo motivo, i carabinieri hanno prontamente inviato un’informativa all’Autorità giudiziaria competente che, tempestivamente, concordando con le risultanze degli investigatori dell’Arma dei carabinieri, ha disposto gli arresti domiciliari per il 20enne. Disponendo, inoltre, anche il divieto di comunicazione con la parte offesa.

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