Fabriano

Cerreto D’Esi: Mann+Hummel investe 36 milioni di euro e assumerà 110 dipendenti

La multinazionale tedesca – ai vertici mondiali nel campo della filtrazione nel settore automotive, e nella purificazione di aria e acqua – farà sorgere uno stabilimento di 26.000 metri quadri

I presenti all'annuncio

CERRETO D’ESI – MANN+HUMMEL Water & Fluid Solutions ha annunciato un investimento di 36 milioni di euro a Cerreto D’Esi. La multinazionale tedesca – ai vertici mondiali nel campo della filtrazione nel settore automotive, e nella purificazione di aria e acqua – farà sorgere uno stabilimento di 26.000 metri quadri che ospiterà un centro di eccellenza produttivo e di ricerca e sviluppo di livello mondiale per la produzione e l’innovazione nel campo della filtrazione idrica. Entro il 2025, l’azienda assumerà 110 dipendenti suddivisi tra produzione, R&D e uffici.

«Abbiamo un obiettivo ambizioso: vincere la sfida globale della scarsità d’acqua e dell’inquinamento idrico per garantire alle prossime generazioni un futuro pulito e sostenibile. Abbiamo scelto l’Italia per poter contare sulla qualità produttiva, il know-how e la creatività che caratterizzano questo paese, e le Marche per sfruttare la sinergia con il nostro stabilimento di Fano e gettare le basi per un vero e proprio distretto industriale idrico nella Regione», le parole di Jeffrey Sanchez, Vicepresidente MANN+HUMMEL Water & Fluid Solutions. «Quello di oggi è un evento storico. MANN+HUMMEL nel 2020 ha colto un’opportunità di politica industriale messa a disposizione dalla Regione e dall’Assessorato all’Industria, che oggi vede il suo compimento. È per me un orgoglio constatare che la manifattura di eccellenza – e in particolare quella legata al trattamento delle acque, che rappresenta il futuro dell’umanità – trova terreno fertile nel nostro territorio. Da Deputato, proseguirà il mio impegno per sviluppare politiche di sostegno che attraggano investimenti di questo livello nelle Marche», le parole dell’on. Mirco Carloni, ex vicepresidente della Regione Marche che ha seguito il progetto fin dall’inizio.

Presenti all’annuncio di questa iniziativa imprenditoriale, fra gli altri, anche il Presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. «Dobbiamo essere contenti perché uno dei punti deboli di questo territorio è l’attrattività, ci sono difficoltà ad attirare aziende in questo comprensorio, oltre a faticare a trattenere quelle esistenti. Il territorio sconta un deficit strutturale importante. Ma è altresì vero che nel fabrianese c’è un’alta specializzazione che è chiaramente un punto di forza», ha dichiarato. Per l’Assessore Regionale al Lavoro Stefano Aguzzi «mi fa piacere che ci sia il consolidamento di una grande azienda nelle nostre zone. Ero venuto solo per delle crisi di aziende, venire per una buona notizia è molto bello». Per il Sindaco di Cerreto D’Esi David Grillini «si tratta di un segnale in controtendenza che deve essere un’iniezione di fiducia e di speranza per il territorio. Ritengo che l’arrivo di questa multinazionale porti una ventata di energia a Cerreto e più in generale a tutto il comprensorio».

Il progetto

La sede di Cerreto D’Esi ospiterà, nei propri 26.000 metri quadri, 110 dipendenti entro il 2025, suddivisi tra l’impianto produttivo, il reparto R&D e gli uffici. 11.000 metri quadri saranno a disposizione per ulteriori ampliamenti e sviluppi futuri. Lo stabilimento sarà dedicato alla produzione di prodotti innovativi per il trattamento delle acque, utilizzati in innumerevoli campi di applicazione che vanno da usi municipali e industriali ai settori food and beverage, medicale ed elettronico. L’edificio è stato progettato ed equipaggiato con le più moderne tecnologie 4.0, di smart building e automation, e con soluzioni all’avanguardia in termini di efficienza energetica, sostenibilità ed economia circolare. In particolare, un impianto fotovoltaico fornirà 1 Megawatt di energia pulita all’intera struttura e ad una caldaia a vapore elettrica, riducendo fortemente il fabbisogno di gas, mentre riscaldamento e raffrescamento verranno garantiti rispettivamente da una pompa di calore e dall’utilizzo dell’aria esterna. I solventi e l’acqua utilizzati nei processi industriali verranno recuperati e riutilizzati al 100%, in un processo chiuso e ad impatto zero. «Uno degli elementi cardine di questo progetto è il welfare aziendale. Crediamo fermamente che per creare un team vincente sia necessario un ambiente di lavoro aperto, inclusivo, che dia a tutti le medesime possibilità e sia attento alla salute fisica e mentale” ha dichiarato Silke Häusinger, Global Senior Manager HR in MANN+HUMMEL.

Nello stabilimento saranno disponibili un asilo nido e un’area dopo-scuola dove i figli dei dipendenti potranno fare i compiti, consentendo alle mamme di meglio bilanciare lavoro e famiglia; una palestra per i dipendenti; aree comuni per trascorrere tempo assieme lontani dalle scrivanie. Nell’ottica di fare del sito di Cerreto un centro di eccellenza nella ricerca e sviluppo, l’azienda di Ludwigsburg ha stretto delle partnership con l’Università Politecnica delle Marche e l’Università della Calabria. Con l’Università Politecnica delle Marche sono allo studio un sistema di cogenerazione per produzione sia di energia termica che elettrica e uno di accumulo di energia termica durante l’inverno, che verrà poi riutilizzata nei periodi più caldi con notevole riduzione dell’impatto ambientale. Con l’Università della Calabria, gli ingegneri MANN+HUMMEL stanno ricercando soluzioni innovative e ad alta efficienza per il trattamento acque, e componenti alternativi, sostenibili dal punto di vista ambientale e conformi alle sempre più stringenti normative europee in campo di materiali a contatto con acqua potabile e alimenti. Lo stabilimento sarà dotato di due torri, che fungeranno da tavolozza per un concorso artistico e “green”. L’azienda coinvolgerà giovani artisti del territorio, che avranno l’occasione di dare vita a dei graffiti a tema idrico, che diventeranno elementi caratterizzanti e distintivi del territorio.

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