FABRIANO – La lunga giornata di festa di sabato 19 maggio ha concluso la settimana dedicata ai dieci anni dalla fondazione del Fabriano Rugby.

Una giornata in cui si è giocato (ospiti dei fabrianesi le squadre di Macerata, Gubbio, Jesi e Fano), si è mangiato, si è bevuto birra, si sono ritrovati tanti giocatori che hanno vestito la casacca biancorossa del rugby fabrianesi, dai “pionieri” dell’inizio dell’attività ai giovani dei giorni attuali. E poi musica e allegria.

Il presidente Pascal Antoine, non senza commozione, ha ripercorso questo decennio in cui la palla ovale dal niente è nata in città e via via è cresciuta, fino ad arrivare ad avere – oltre alla squadra senior in serie C2 – anche un settore giovanile che pian piano si sta allargando e che il massimo dirigente fabrianese vorrebbe che crescesse ancor di più, sia in termini numerici che di risultati.

Presenti il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e l’assessore allo sport Francesco Scaloni, che hanno parlato della virtuosità della società biancorossa. E’ intervenuto anche il presidente regionale della Federazione Rugby, Maurizio Longhi, che ha lodato l’impegno e la bontà del lavoro fin qui svolto dal club fabrianese. E ha portato una testimonianza anche l’ingegner Francesco Merloni, che ha salutato questo sport emergente in città, fondamentale come tutte le altre discipline sportive a guidare i ragazzi verso la retta via. Il presidente dell’Avis Fabriano, Luciano Bano, ha parlato della generosità degli sportivi e dei rugbisti in particolare nella meritoria attività della donazione del sangue.

Ma, soprattutto, c’è stato un altro momento caratterizzante questa ricorrennza dei dieci anni, ovvero l’intitolazione del campo di rugby di Fabriano a Cristian Alterio, uno dei fondatori e tra i primi giocatori della squadra nel 2008, scomparso prematuramente a 33 anni in seguito ad un brutto male, ma il cui ricordo e solarità sono e sempre rimarranno impresse nella mente di chi lo ha conosciuto. Alla cerimonia, presenziata da Monsignor Giancarlo Vecerrica, erano presenti anche i genitori di Cristian e la sorella. “Per noi è una gioia immensa sapere che questo campo da adesso in poi porterà il suo nome”, ha detto commosso il padre Cosimo.

Giorgio D’Ancona, il presidente del Vespa Club di Fabriano (di cui Cristian era, anche in questo caso, fondatore e socio), ha consegnato dei ricordi ai famigliari. E poi musica con la band “Motozappa”, di cui Cristian faceva parte, seguendo un’altra sua grande passione, la musica.