Fabriano

Cambio al vertice di Confindustria Fabriano: Morgan Clementi lascia la presidenza

Allo scadere del mandato, il titolare della Clementi Forni da poco trasferitasi da Sassoferrato a Fabriano, traccia un bilancio dei suoi sei anni a capo del Comitato territoriale degli industriali. «Non lascio nulla di incompiuto e questo è molto importante». Entro un mese circa, il nome del suo successore

Morgan Clementi
Morgan Clementi

FABRIANO – Cambio della guardia al vertice del comitato territoriale di Fabriano di Confindustria. Dopo sei anni, Morgan Clementi, titolare della Clementi Forni da poco trasferitasi da Sassoferrato a Fabriano, lascia la presidenza. Entro un mese circa, il suo successore.

Sei anni di presidenza in un periodo certamente non semplice. Cosa ci può dire?
«Sono stati anni di crescita umana e professionale importanti. Tanti i progetti portati avanti. Non lascio nulla di incompiuto e questo è molto importante».

Partiamo dall’azione di lobby.
«Un continuo e serrato confronto con le Amministrazioni locali che ha portato frutto. Per esempio, il progetto Accessibilità del territorio con l’individuazione di vari indicatori significativi per stabilirne al meglio la propensione di ogni Comune. Il confronto sulla Tassa rifiuti che per le attività imprenditoriali è doppia, nel senso che si paga ai Comuni e alle ditte specializzate per i rifiuti aziendali speciali. Grazie a questo dibattito, a Sassoferrato si sono ottenuti sconti importanti per la lungimiranza del sindaco, con risparmi significativi per le attività imprenditoriali».

Per la promozione della cultura d’impresa?
«Fabriano ha vissuto e sta vivendo un particolare momento storico. Ci si basava sulle grandi aziende, ma la vera ossatura imprenditoriale è costituita da piccole e medie imprese. Grazie all’indagine Orizzonte Fabriano 2 si è riusciti a capire le esigenze formative e gli approvvigionamenti delle aziende del territorio, aiutandole per i mercati esteri da affrontare in modo professionale e in rete. Facendole crescere e camminare su altri mercati».

Molta attenzione anche per la formazione degli imprenditori, giusto?
«Esattamente. Abbiamo promosso alcuni incontri, Comunichiamo…ci, per imparare a raccontare la propria azienda attraverso se stessi, coinvolgendo Giovanni Lo Storito, direttore della Luiss di Roma, Andrea Vianello e Francesco Di Bitonto, oltre a Paolo Notari. Ancora, i programmi di formazione Missione Impresa e Missione Impresa 2, frequentati in buona parte da giovani imprenditori e portati avanti con il fondamentale supporto della Fondazione Merloni presieduta da Francesco Merloni. Si è voluto stimolare l’arricchimento del profilo imprenditoriale per avere maggiore sicurezza nelle situazioni di responsabilità e decisione, attraverso tecniche manageriali avanzate, per poi prendere consapevolezza dell’importanza strategica della comunicazione digitale, attraverso un corretto uso dei suoi strumenti e, infine, si è trattato da ultimo il tema della relazione interpersonale».

Infine, il progetto Fabriano Fabrica Etica che è stato incanalato nell’Investimento territoriale integrato a sostegno dell’area di crisi del fabrianese.
«Da un embrione di idea si è arrivati, a fine 2015, alla firma del protocollo d’intesa che ha visto insieme Confindustria, Cna, Confartigianato e Confcommercio, per arrivare a condividere e valorizzare le conoscenze e competenze per stimolare e sviluppare nuove opportunità; iniziare a impostare processi innovativi e di crescita in modo congiunto, attivando se possibile sistemi di filiera; puntare a risolvere le problematiche inerenti le politiche di approvvigionamento delle aziende del territorio su alcuni prodotti reperibili con difficoltà o con scarsa competitività. Grazie a questo e al fattivo contributo della Regione Marche, si è passati da due a 4,5milioni di euro di risorse per le piccole e medie imprese di Fabriano. Il progetto Iti che dal prossimo anno entrerà nel vivo».

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