Fabriano

Caccia al piromane dell’ultimo incendio

Vigili del fuoco e forze dell'ordine sembrano orientate a privilegiare la pista dolosa per il rogo scoppiato nel pomeriggio del 28 agosto in località Forchiusa di Serra San Quirico

L'incendio del 28 agosto a Serra San Quirico

SERRA SAN QUIRICO – Caccia al piromane che ha appiccato il rogo in località Forchiusa di Serra San Quirico nel tardo pomeriggio del 28 agosto. I vigili del fuoco intervenuti pare abbiano trovato elementi che porterebbero alla pista del dolo per il rogo.

Le fiamme erano divampate poco dopo le 18 di lunedì pomeriggio. A fuoco il bosco poco lontano dalla piccola località situata nel Parco Gola della Rossa. Grazie alla segnalazione da parte di un abitante del paese, si sono subito precipitate tre squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Fabriano, Arcevia e Jesi. Complessivamente quindici uomini e tre mezzi hanno fatto il possibile per circoscrivere le fiamme il più possibile e evitare, così, che potessero avanzare fino al centro abitato. Lavoro importante anche quello che ha visto protagonisti i volontari della Protezione civile che hanno dato un contributo considerevole. È dovuto intervenire anche un elicottero per alcuni lanci dall’alto e aiutare, in questo modo, il lavoro dei pompieri e dei volontari. Dopo alcune ore il rogo è stato spento e si è iniziato a bonificare la zona. Un lavoro andato avanti fino alla giornata di ieri, 29 agosto. Circa cinque gli ettari di vegetazione sono andati a fuoco.

Molto arrabbiati i residenti per il secondo incendio scoppiato in zona in appena due mesi. «Ogni anno chiediamo più controlli nei mesi estivi nei nostri boschi per evitare eventuali azioni criminali da parte dell’uomo». Anche in questa occasione, infatti, la pista maggiormente accreditata porterebbe in direzione dell’origine dolosa dell’incendio. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine.
Come detto, si tratta del secondo rogo nella zona. Il primo era scoppiato il 17 giugno quando andarono a fuoco, a monte Murano di Serra San Quirico, dieci ettari di bosco. I vigili del fuoco impiegarono quasi tutta la giornata per spegnere l’incendio impiegando venti uomini e cinque mezzi provenienti anche da Ancona e Macerata, oltre a sei volontari della Protezione Civile, con due mezzi antincendio, partiti da Fabriano. Anche in questo primo caso, l’origine dolosa dell’incendio è stata quella su cui si sono concentrate le indagini.

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