Fabriano

Il saluto di coach Aniello alla Ristopro Fabriano: «Mi dimetto con gran dispiacere, ma non c’erano più le condizioni»

Un lunga e sentita lettera scritta dall'ormai ex coach della squadra fabrianese: «Al di là del campionato vinto lo scorso anno, mi piacerebbe essere ricordato per l'umiltà e l'onestà con cui ho sempre lavorato. Spero che possiate apprezzare questo pezzettino di strada che abbiamo fatto insieme»

Coach Daniele Aniello, ex allenatore della Ristopro Fabriano (foto di Vito Monopoli)

FABRIANO – È uscito di scena da signore, facendo un passo indietro per sua stessa decisione dopo il -33 subito a Perugia, successivo al -30 con San Severo.

Così Daniele Aniello ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Ristopro Fabriano in serie B di basket, quart’ultima a quota 18 punti.

Lo scorso anno ha guidato la squadra fabrianese alla promozione in serie B, il sogno era quello di creare un progetto duraturo con un allenatore giovane e motivato, ma lo sport non è una macchina perfetta e perciò in questa impegnativa stagione Aniello è pian piano diventato il classico “vaso di coccio tra vasi di ferro”, come scriveva il grande Alessandro Manzoni.

È stato lui stesso, questa mattina (27 marzo), a comunicare con una lunga e lucida lettera, pubblicata sul suo profilo Facebook, la decisione e le motivazioni della sua scelta.

«Nella giornata di ieri con grande amarezza ho rassegnato le dimissioni e da oggi non sarò più il capo allenatore della Janus Fabriano – ha scritto Aniello. – Ritengo sia un gesto di responsabilità nei confronti della città, dello staff e della società a cui rivolgo i ringraziamenti per avermi dato la possibilità di confrontarmi in un campionato importante e per avermi fatto vivere un’ esperienza molto formativa sotto l’aspetto professionale conoscendo anche persone “belle” e di spessore fuori dal campo».

Dopodiché Aniello è sceso nel dettaglio.

«Semplicemente non credo ci siano più le condizioni per poter svolgere al meglio questo lavoro che amo molto e nel quale ho investito tantissimo. Non dimenticherò mai la promozione dello scorso anno ed i tanti passi in avanti che sono stati fatti, in realtà per la maggior parte assolutamente non sotto gli occhi di tutti, molti dei quali posso orgogliosamente dire di sentirmi responsabile. Nel giro di pochi mesi le lacrime di gioia hanno lasciato spazio ad altri sentimenti, ma questa è la vita, questo è lo sport a determinati livelli e ne accetto le sfaccettature, comprese quelle negative».

Ha proseguito con un messaggio molto profondo, rivolto ai giovani.

«Vorrei che un giorno, quando avrò dei figli, ma vale anche per tutti i ragazzi delle giovanili che ho seguito in questo percorso, possano capire che dietro ai ruoli ci sono persone che lavorano e l’idea del rispetto della persona dovrebbe guidare anche questo mondo di comunicare fatto di web e social dove è facile dare giudizi su cose che non si conoscono e si finisce per dare un peso differente rispetto a quello reale agli accadimenti in determinati contesti. Mi piacerebbe crescessero con il principio che anche in un contesto sportivo e di squadra rispettare le regole e le persone è talmente bello da essere anche piacevole, consci dei propri limiti ma forti della voglia di crescere».

Scrivendo, ha parlato anche di questo anno e mezzo vissuto intensamente a Fabriano.

«Al di là di quello che succederà prossimamente vorrei anche ricordassero che partendo dai campionati, dalle “minors vere”, e attraverso un percorso non tradizionale ed usuale, abbia avuto l’onore di riportare e rappresentare Fabriano in serie B con la sua storia e la sua importanza a livello cestistico nazionale: mi piacerebbe fossero orgogliosi del fatto che, al di là del campionato vinto lo scorso anno, possa essere ricordato per averlo fatto sempre e comunque con tanto lavoro, umiltà ed onestà ma principalmente grande passione ed equilibrio, sempre con la voglia di mettermi in discussione».

Quindi, la decisione di dimettersi in modo responsabile.

«Ora penso di aver esaurito il mio compito, lascio con grandissima fatica, rinunciando anche a molto a livello personale, ma consapevole che il mio ciclo con questo gruppo è terminato prematuramente, credendo inoltre di dare l’opportunità a chi mi sostituirà di conoscere la squadra nelle prossime giornate in una situazione in cui la salvezza, obiettivo di inizio stagione, è ancora ampiamente raggiungibile magari attraverso il vantaggio del fattore campo, che avremmo se il campionato finisse oggi».

Quindi, la conclusione e i saluti.

«Rubo ancora due righe per ringraziare tantissimo le società che, già solo avendo sentito nell’aria la notizia non ancora ufficiale, mi ha offerto di lavorare con loro la prossima stagione, è bello perché vuol dire aver seminato tanto; prenderò tutto in considerazione al più presto, ora è però il momento di fermarsi qualche giorno, riflettere su quali aspetti migliorare, viaggiare per aggiornarsi, studiare e poi andare avanti più forti di prima con nuove sfide da affrontare. Conscio che alcune memorie saranno indelebili, con le immagini nella testa della promozione dello scorso campionato e gli occhi lucidi, vi saluto, con la speranza che le nostre strade si incroceranno di nuovo e che Fabriano abbia un posto al livello che merita e un giorno si possa ricordare di quel pezzettino di strada che umilmente abbiamo fatto insieme!».

 

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