Fabriano

Topi all’ospedale di Fabriano, l’Asur rassicura: «Derattizzazione subito attivata»

L’intervento è iniziato a Ferragosto alle 15 e si è protratto fino alle 17 con il posizionamento di esche specifiche per ambienti confinati e relativo sopralluogo per studiare possibili vie di fuga o pertugi di accesso. Altro trattamento il 16 agosto e previsti nei giorni a venire

FABRIANO – Derattizzazione già in atto all’interno dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. In particolare, nei locali dove è stato avvistato e fotografato un grande ratto, vale a dire in area perimetralmente circoscritta al piano seminterrato. A rassicurare tutti, la direzione dell’Asur attraverso una nota ufficiale. Interventi tempestivamente effettuati a partire già dal giorno di Ferragosto per poi proseguire nei giorni successivi, con ulteriori monitoraggi a seguire.

Il 15 agosto, con procedura d’urgenza, è intervenuta la ditta che opera presso la ex ZT5 con effettuazione immediata di un primo intervento di derattizzazione con relativo sopralluogo in presenza del Direttore ospedaliero, che si è personalmente recato a illustrare le aree interessate. L’intervento è iniziato alle 15 e si è protratto fino alle 17 con il posizionamento di esche specifiche per ambienti confinati e relativo sopralluogo per studiare possibili vie di fuga o pertugi di accesso. Altro trattamento il 16 agosto e previsti nei giorni a venire «in quanto si è richiesta una vera e propria bonifica dell’area interessata, qualora necessaria, con ispezione anche delle controsoffittature, dei cavedi e dei vani tecnici».

L’Asur conferma che l’area interessata dall’avvistamento è circoscritta al piano -1 seminterrato e lontano da aree a maggior criticità igienico sanitaria. «È pur vero che in tale area insistono gli spogliatoi centralizzati della maggior parte del personale dipendente, che, di fatto ha avuto modo di constatare la sgradevole presenza del topo e se ne comprende quindi il disagio. Negli ultimi otto anni, da quando cioè l’area è stata realizzata, nessun episodio analogo si è mai verificato. Si è già proceduto a una bonifica radicale dell’area del sotterraneo interessato e di quella sovrastante esterna all’edificio attraverso specifici prodotti posizionati esternamente nelle zone del giardino circostanti e all’altezza del piano stradale. Inoltre vengono effettuati routinariamente interventi di monitoraggio preventivi dei dispositivi di cattura posizionati secondo capitolato all’esterno e all’occorrenza all’interno dell’edificio».

Dunque, nessun allarmismo, tempestività di intervento, monitoraggio continuo, bonifica e ispezioni radicali dell’area circoscritta e, se necessario, interventi tecnici ulteriori di prevenzione delle infestazioni di natura tecnico/manutentiva.
«Il monitoraggio è sempre costante e non sono affatto interessati reparti o servizi sanitari che sono tutti a distanza e a livelli superiori rispetto all’area di avvistamento. Non si esclude che la problematica possa essere di recente insorgenza per infiltrazione di roditori dall’esterno per ecosistemi modificati nel perimetro ospedaliero, come descritto da vari media che oltretutto riportano infatti maggiori avvistamenti in tutta la città, causa anche le recenti elevate temperature registrate», si conclude la nota dell’Asur.

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