Fabriano

Quadrilatero: i cantieri di Fabriano ripartono entro fine mese

Firma dell’atto aggiuntivo da parte della Quadrilatero con Dirpa (Astaldi) che prevede modalità accelerate di pagamento da parte di Anas, pochi giorni dopo lo Stato di avanzamento dei lavori, e che impegna Dirpa a pagare anticipatamente affidatari e fornitori

I Lavori alla Quadrilatero fermi
I Lavori alla Quadrilatero fermi

FABRIANO – Cantiere Astaldi, si riparte entro fine mese. Ad esserne certa è la deputata del Movimento 5 Stelle di Fabriano, Patrizia Terzoni, a seguito della firma dell’atto aggiuntivo da parte della Quadrilatero con Dirpa (Astaldi). Un atto che prevede modalità accelerate di pagamento da parte di Anas, pochi giorni dopo lo Stato avanzamento lavori, e che impegna Dirpa a pagare anticipatamente affidatari e fornitori. Occorrerà verificare, ora, se le ditte sub-appaltatrici della Astaldi accetteranno di tornare a fornire il materiale necessario, dopo che rischiano di perdere buona parte dei 40 milioni di euro di crediti che vantano, situazione che le ha portate a manifestare mercoledì scorso con un lungo serpentone di tir sulla SS. 76 fra gli svincoli di Fossato di Vico e Serra San Quirico. Quindi, assemblea pubblica a Fabriano.

Sembra esserci uno spiraglio di luce sulla questione legata al progetto Quadrilatero, maxi lotto n. 2 che prevede il raddoppio della SS. 76 nel tratto Fabriano-Serra San Quirico, e il completamento della Pedemontana Fabriano-Muccia. Mentre le ditte sub-appaltatrici manifestavano, a Roma veniva siglato un atto aggiuntivo fra la stessa Quadrilatero e il contraente generale. In più, il prestito bancario ottenuto, 75milioni di euro, e l’offerta di ricapitalizzazione da parte di Salini Impregilo, consentirebbero alla Astaldi di riavviare i cantieri strategici, fra questi, appunto, il progetto Quadrilatero.

«Esprimo la mia soddisfazione per la notizia della firma da parte di Astaldi degli accordi per il riavvio entro fine marzo dei lavori per la Quadrilatero. Un problema del territorio molto sentito va finalmente a risoluzione dopo la crisi dell’azienda che per poco non ha travolto anche la possibilità di realizzare gli importanti lavori residui. Quadrilatero, Anas e Parlamento hanno lavorato duramente per arrivare a questo. Auspico che ora i cantieri riaprano celermente per concludersi nel più breve tempo possibile riconsegnando la piena funzionalità delle opere. Il Governo farà come sempre la sua parte per monitorare i lavori affinché si svolgano nel miglior modo possibile», le parole di Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, che però non fa alcun cenno sulla richiesta delle ditte sub-appaltatrici rispetto a una decretazione d’urgenza, stile il Ponte di Genova, per permettere a tantissime realtà imprenditoriali di non fallire e, di conseguenza, determinare nuova disoccupazione.