Fabriano

Gruppo Fedrigoni: consiglio comunale ad hoc a Fabriano, insieme a Pioraco e Castelraimondo

La commissione consiliare sulle difficoltà delle ex Cartiere Miliani bocciata a luglio, de facto si è svolta ieri pomeriggio nella sala Giunta, presenti i sindacati che hanno ringraziato i consiglieri per aver organizzato questa riunione. Decisa una road-map

Giovanni Balducci durante una discussione in consiglio (Foto di repertorio)

FABRIANO – Bocciata ufficialmente a luglio, svoltasi de facto ieri nella sala Giunta del comune di Fabriano. Il riferimento è alla commissione consiliare sulla situazione del Gruppo Fedrigoni, in particolare per gli stabilimenti marchigiani: Fabriano, Pioraco e Castelraimondo. Decisa, in modo unitario, una road-map da porre in essere entro il prossimo mese di settembre.

Le difficoltà dell’Area valori delle ex Cartiere Miliani di Fabriano – difficoltà a reperire commesse, per la prima volta ferie in agosto e settimana corta da proseguire fino a fine anno – agitano, ancora una volta, il territorio per il nuovo rischio ecatombe occupazionale. Da qui, la richiesta avanzata dal capogruppo del Pd, Giovanni Balducci, di dar vita a una commissione consiliare ad hoc dove poter ascoltare i sindacati di categoria e, se possibile, la proprietà del Gruppo Fedrigoni, il fondo Usa Bain Capital. Richiesta che, nel luglio scorso, è stata bocciata dalla maggioranza pentastellata perché, fra le altre cose, contenente attacchi politici irricevibili.

Tralasciando le polemiche seguite, si arriva a ieri sera. Quando, di fatto, la commissione consiliare richiesta si è plasticamente costruita all’interno della sala Giunta del comune di Fabriano. «Ho convocato una riunione alla quale hanno partecipato il 90 per cento dei gruppi consiliari, gli altri erano assenti per giustificati motivi. Abbiamo ascoltato i rappresentanti territoriali dei sindacati di categoria, il segretario regionale della Cisl e le Rsu dei siti produttivi cittadini», racconta Giovanni Balducci.

«I sindacati hanno ringraziato i consiglieri per avere proposto questo incontro. Abbiamo avuto direttamente il quadro della situazione. È più preoccupante di quanto si sia saputo fino a oggi e tende al negativo per gli stabilimenti marchigiani. Hanno lamentato una difficoltà di dialogo con la proprietà e che l’Area valori non è fra le priorità. Preoccupante la riorganizzazione del Poligrafico dello Stato, con la nascita dello stabilimento a Foggia, perché si sta di fatto attuando una concorrenza sleale visto che sono contattate le nostre professionalità e allettate con stipendi importanti. In tanti hanno già accettato e l’emorragia potrebbe non fermarsi. I sindacati attendono il piano industriale. Ma, nel frattempo, la settimana corta lavorativa proseguirà fino a fine anno, lasso di tempo entro il quale si dovrebbero esaurire le commesse in atto. A tutto ciò, si aggiunge il fatto che sono circa 100 i contratti a tempo determinato non rinnovati e pare che si stia facendo strada l’ipotesi che si abbia la necessità di chiudere uno stabilimento, sembra Castelraimondo. Infine, ci sarebbero intenzioni di altre aziende, sembra europee, per l’acquisizione dell’Area valori, ma il percorso è lungo».

Dopo la disamina, la proposta passata all’unanimità di intenti. «Abbiamo deciso che nella prossima settimana si prenderanno contatti con i consigli comunali di Castelraimondo e Pioraco per arrivare alla convocazione di un’Assise civica congiunta a Fabriano. A questa inviteremo i sindacati e la Regione Marche. Perché il passo successivo sarà quello di dar vita a una delegazione mista unitaria per andare a parlare con la Bain Capital e, una volta varato il nuovo Governo, al Mise. Il tutto, possibilmente, entro settembre. Non è escluso che strada facendo si possano coinvolgere anche gli altri comuni del fabrianese», conclude il capogruppo del Pd di Fabriano.

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