Fabriano

Aree gioco a Fabriano: infuria la polemica, ma per fortuna ci pensa Don Umberto

Il parroco della chiesa della Misericordia decide di aprire in anticipo gli spazi gioco per andare incontro alle esigenze delle famiglie, glissando sulle parole e compiendo atti concreti

L'area giochi per bambini della Misericordia

FABRIANO – La disfida delle aree giochi dei parchi cittadini a Fabriano. Tutti contro tutti. Ma, fortunatamente, ad agire ci pensa don Umberto Rotili, parroco della chiesa della Misericordia, che decide di aprire in anticipo gli spazi gioco per andare incontro alle esigenze delle famiglie della parrocchia, glissando sulle parole e compiendo atti concreti.

Un giorno di ordinaria follia a Fabriano sull’utilizzo delle aree giochi per bambini presenti all’interno dei parchi cittadini, chiusi a causa dell’emergenza coronavirus. A dare fuoco alle polveri, un post del sindaco, Gabriele Santarelli. «Purtroppo, nelle ultime settimane abbiamo capito di non poter contare su quell’alleanza tra amministrazione pubblica e famiglie. Anziché collaborare e trasmettere ai propri figli l’importanza del rispetto delle regole, abbiamo dovuto tristemente registrare un atteggiamento di sfida che si è concretizzata nella rimozione dei nastri e nello spregio delle regole e conseguente uso dei giochi con i genitori lì presenti a vantarsi di quanto fatto con tanto di post su Facebook. Il Dpcm detta precise responsabilità a carico delle amministrazioni e a carico dei genitori dei minori che devono garantire il rispetto delle distanze di un metro. Già sappiamo che difficilmente potremo contare sulla collaborazione di chi dovrebbe vigilare in questo senso. L’assurdo è pensare che la Polizia locale debba controllare i genitori affinché facciano rispettare le regole ai propri figli minorenni. Non appena Anconambiente avrà effettuato la sanificazione i giochi saranno nuovamente accessibili».

Insomma, una serie di affermazioni dalle quali si evince che dopo il via libera del premier Conte, seguito da quello della Regione Marche del 15 giugno scorso, a Fabriano non è stata invece ufficialmente revocata l’ordinanza del primo cittadino. Ad onor del vero non è stato neppure ricordato che fosse ancora in vigore. Proprio su questo punto tanti commenti al post del sindaco incentrati sulla certezza, in buona fede, che la decisione di Conte e, poi, di Ceriscioli, potessero bastare. E invece no, occorre ritirare l’ordinanza di Santarelli.

I commenti, comunque, si possono suddividere essenzialmente in un pari e patta fra forti critiche e affermazioni di consenso rispetto alle esternazioni del primo cittadino di Fabriano. Poteva finire qui? Certamente no. E questo grazie alla nota del segretario della sezione cittadina del Pd, Francesco Ducoli. «Per Santarelli è sempre colpa di qualcun altro. Ormai i nemici sono ovunque. Finanche i cittadini che lui rappresenta. Ai giardini ci sono ragazzi che dopo tre mesi di lockdown escono e si incontrano per stare insieme? “Stupidi, ignoranti, vigliacchi” li chiama. Le aree gioco ai giardini vengono usate perché non chiuse e con un decreto della regione che ne prevede l’apertura dal 15 giugno? “Un atteggiamento di sfida”, “spregio delle regole”. È ora di farsela finita. Finché si attacca la politica ci sta. Abbiamo le spalle grosse, sappiamo ribattere. Ma attaccare in questo modo, insultando ragazzi, genitori, cittadini per l’incapacità e l’insipienza della vostra amministrazione è vergognoso e inaccettabile. Invece di aggredire chi stava legittimamente facendo ciò che era permesso, se pensate che si debba intervenire: fatelo», scrive Ducoli ponendo l’accento su un aspetto interessante. La polizia municipale pare non abbia comminato nessuna multa. «È vostra la responsabilità di prevedere la dovuta vigilanza sul territorio, è vostra la responsabilità di garantire che i servizi per i cittadini ripartano in tempi decenti», conclude il segretario Democrat.

Tutta questa polemica non è sfuggita a don Umberto Rotili che ha deciso di agire: l’apertura dei campetti dell’oratorio e dei giochi per bambini inizialmente prevista per il 29 giugno, viene ora anticipata a venerdì 26 giugno. La tessera quest’anno costerà solo 5 euro e sarà valida per un anno. La tessera garantisce una copertura assicurativa, il servizio di sorveglianza da parte dei custodi, di sanificazione a fine giornata dei giochi dei bambini, della pulizia e gestione del luogo, la messa disposizione delle attrezzature ludiche come i palloni, le racchette, e tutto ciò che fa parte dell’oratorio. Ci sarà un solo ingresso, da via Riganelli, e non si potrà accedere ai campetti dal piazzale della parrocchia, così da garantire il controllo. I campetti saranno aperti solo il pomeriggio dalle 15:30 alle 19:45. La mattina, vista la bassissima frequenza anche negli anni passati, resteranno chiusi.

«Abbiamo deciso di anticipare l’apertura dei nostri campetti al fine di aiutare le famiglie della nostra parrocchia che non sanno più dove poter portare i propri bambini – dice don Umberto -. Naturalmente, gli ingressi saranno contingentati e non sarà possibile poter entrare in numero superiore a quello stabilito». Insomma, in attesa che il pubblico agisca, c’è chi si organizza per tempo e fornisce una valida alternativa ai residenti.

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