Fabriano

Annual Conference Unesco a Fabriano, Francesca Merloni: «La città ideale ora è reale»

L'ambasciatrice di Buona volontà dell’Unesco, e vera artefice dell’approdo in città dell’importante appuntamento internazionale, traccia il bilancio idell'iniziativa insieme al sindaco Gabriele Santarelli. Oltre 7mila le presenze in Pinacoteca per ammirare la Madonna Benois

FABRIANO – «La città ideale ora è reale». Questo l’incipit con il quale Francesca Merloni, Ambasciatrice di Buona volontà dell’Unesco e vera artefice dell’approdo a Fabriano della XIII Annual conference delle città creative, inizia il suo bilancio sull’iniziativa. Questa mattina, venerdì 21 giugno, la conferenza stampa di chiusura dell’importante appuntamento internazionale che ha portato la città della carta all’attenzione del mondo dal 10 al 15 giugno scorsi.

Un bilancio sicuramente positivo quello tracciato da Francesca Merloni e dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Abbiamo fatto un lungo viaggio tra le possibilità e le risorse della Citta creativa. Abbiamo attraversato tanti significati e attivato molte energie. Si tratta ora di non disperdere la fecondità di questo passaggio, di non spegnere la luce. Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono attivati, mobilitati e coinvolti perché questo progetto divenisse realtà; la città reale», le parole di Francesca Merloni che ha poi ricordato alcune dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Fabriano durante la Conference. Mattarella infatti ha lodato l’iniziativa definendola: «Fondamentale per l’arricchimento sociale in tutto il mondo. Leonardo Da Vinci e la sua Madonna Benois testimonianza dell’universalità della cultura».

Il sindaco Gabriele Santarelli non nasconde la soddisfazione e la gratitudine per la città tutta che ha dimostrato grande impegno e consapevolezza. «Sono state riattivate tante energie sopite con uno straordinario coinvolgimento delle molte associazioni, singoli soggetti, cittadini, gli uffici del Comune, in pratica chiunque ha dato il suo prezioso contributo. Davvero tutti hanno colto l’importanza dell’evento che abbiamo vissuto con grande responsabilità e che ci lascia una energia rinnovata. Ora dobbiamo continuare sulla strada tracciata: la Conference Unesco è per la città un punto di partenza e non di arrivo».

I numeri del resto danno sostanza alle parole. Oltre 7000 le presenze finora nella Pinacoteca di Fabriano per ammirare la Madonna Benois l’opera, proveniente dall’Hermitage di San Pietroburgo in Italia dopo 35 anni. «La bellezza non ha patria» ha detto Merloni e la Madonna Benois è ancora esposta sino al 30 giugno nella città della carta. I 400 delegati tra Focal Point Unesco, sindaci, vicesindaci, rappresentanti politici, artisti e altro provenienti da 65 paesi nel mondo in rappresentanza di 159 città hanno potuto ammirare, in occasione de “Le città dell’Orsa” non solo la città di Fabriano ma l’intera regione.

Hanno accompagnato l’esposizione dell’opera di Leonardo ben 23 mostre, 20 spettacoli, 11 concerti, 24 conferenze, 4 laboratori sparsi nelle piazze di Fabriano e nei Padiglioni della creatività, visitabili nella città della carta, ai quali hanno partecipato i delegati e i visitatori provenienti da tutta Italia con piena soddisfazione di tutti gli operatori del commercio e della ristorazione.

Ancora, grande attenzione da parte dei media nazionali e locali, cartacei e online, radio e tv comprese. A questo si aggiunge una campagna on line che ha raggiunto 500.000 persone su Fb nell’ultimo mese. I cinque giorni della Conference hanno segnato un boom di attenzione, con centinaia di migliaia di utenti ogni giorno e un picco di 4 milioni e 500.000 persone il 12 giugno giorno della visita presidenziale. Centomila le visite al sito della Conference dal lancio avvenuto a metà febbraio. Numeri alla mano quindi grande successo per l’evento internazionale che ogni anno si svolge in una delle 180 città del Network Unesco. Fabriano con la sua bellezza ha dimostrato di essere all’altezza senza troppe fragilità. «La bellezza è sempre fragile – ha concluso Merloni – ed è la parte più preziosa che ci accomuna tutti; c’è da vedere come si risponde a questo e quindi come ci si rialza, come si riparte dalle proprie ferite diventando migliori».

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