Fabriano

Fabriano, anno record per Elica nei conti e per la chiusura della vertenza sindacale

Le parole di Francesco Casoli: «Con la firma dell’accordo sul Piano Industriale Italia con le organizzazioni sindacali abbiamo dimostrato che è possibile trovare un equilibrio sostenibile tra le esigenze di competitività dell’azienda e quelle della nostra comunità»

Sede uffici di Elica a Fabriano
La sede degli uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Anno record sia in termini di fatturato che di espansione del margine operativo per Elica, multinazionale di Fabriano leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti. Il Consiglio di Amministrazione di Elica S.p.A, riunitosi oggi, ha approvato le informazioni periodiche aggiuntive relative al quarto trimestre 2021 e il preconsuntivo dell’esercizio 2021. «Con una squadra completamente rinnovata, ci siamo portati a casa un anno record sia in termini di crescita che di margini. Con la firma dell’accordo sul Piano Industriale Italia con le Organizzazioni Sindacali, abbiamo dimostrato che è possibile trovare un equilibrio sostenibile tra le esigenze di competitività dell’azienda e quelle altrettanto importanti della nostra comunità e dei nostri collaboratori», le parole di Francesco Casoli, Presidente di Elica.

I conti di Elica

Per quel che riguarda i principali indicatori, Ricavi: 541,3 milioni di Euro, +19,6% rispetto all’esercizio precedente, con il quarto trimestre dell’anno che ha registrato una lieve flessione (-3,7% a perimetro e cambi costanti). Il fatturato in EMEA e in America ha registrato un significativo progresso nel 2021 (+22,7% e +20,9% rispetto al 2020) con una crescita superiore rispetto al mercato. Il segmento Cooking pari a 453,0 milioni di Euro ha evidenziato una variazione complessiva del +15,6%, registrando un progresso significativo sia nelle vendite a marchi propri che nel segmento OEM (rispettivamente +16,4% e +14,7%), grazie alle vendite in Emea e America, oltre alla gamma piani cottura aspiranti NikolaTesla che oggi rappresenta circa il 12% del fatturato Cooking e ha registrato una crescita del 40% rispetto al 2020 e dell’80% rispetto al 2019.

Il segmento Motori pari a 88,3 milioni di Euro ha registrato un significativo progresso nel 2021 pari al +44,9% in accelerazione nel quarto trimestre dell’anno (+45,7%) guidato, in particolare, dallo sviluppo delle aree “heating” e “ventilation” e dal consolidamento di EMC e CPS acquisite il 2 luglio 2021 che hanno contribuito per 14,3 milioni di Euro; EBITDA normalizzato: 57,1 milioni di Euro, in crescita del +35,3%, e EBIT normalizzato pari a 32,3 milioni di Euro (15,9 milioni di Euro nel 2020); Il Risultato Netto normalizzato è pari a 21,3 milioni di Euro, rispetto agli 8,5 milioni di Euro del 2020. Risultato Netto normalizzato di Pertinenza del Gruppo pari a 15,9 milioni di Euro rispetto ai 2,6 milioni di Euro del 2020 (5,0 milioni di Euro nel 2019); Posizione Finanziaria Netta normalizzata: -22,7 milioni di Euro in significativa riduzione rispetto a -51,43milioni di Euro al 31 dicembre 2020.

Conclusa positivamente a dicembre la vertenza relativa al piano industriale che prevedeva la riorganizzazione dell’area Cooking Italia con un accordo che prevede utilizzo di ammortizzatori sociali, prepensionamenti, mobilità volontaria incentivata, chiusura del sito di Cerreto d’Esi e riorganizzazione dello stabilimento di Mergo con rientro di produzioni dalla Polonia.

«I risultati del 2021 confermano la solidità del nostro percorso di medio termine e il commitment di Elica a una sempre maggiore creazione del valore. Nonostante uno scenario sempre più critico a livello di supply chain e costi di produzione, siamo cresciuti e abbiamo portato a termine azioni di forte discontinuità, anche attraverso una acquisizione strategica nel ramo Motori», ha commentato Giulio Cocci, Amministratore Delegato di Elica. «Il 2022 sarà ancora più sfidante: il mercato sembra solido e nonostante le pressioni inflazionistiche e i colli di bottiglia della supply chain a livello globale, le nostre priorità rimangono quelle della crescita, del miglioramento dei margini nel medio lungo termine e di un allargamento – anche attraverso operazioni straordinarie – della nostra presenza geografica e della gamma prodotti», ha concluso.

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