Fabriano

Al via le mattinate Fai d’Inverno a Fabriano e Sassoferrato

«Quest'iniziativa – spiega Rossella Quagliarini, delegata del Fai di Fabriano-Sassoferrato-Genga - ha lo scopo di promuovere programmi educativi e divulgativi sulla storia dei tesori delle nostre città all'infuori dell'aula scolastica»

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Anche Sassoferrato e Fabriano dell’Unione montana Esino Frasassi tra le 100 città in tutt’Italia che partecipano alle Mattinate Fai d’Inverno.

«Quest’iniziativa – spiega Rossella Quagliarini, delegata del Fai di Fabriano-Sassoferrato-Genga – ha lo scopo di promuovere programmi educativi e divulgativi sulla storia dei tesori delle nostre città all’infuori dell’aula scolastica. Sono momenti importanti riservati ai più piccoli che saranno i futuri custodi del nostro prezioso patrimonio culturale».

Nel comprensorio, le Mattinate Fai d’Inverno sono iniziate oggi nel sentinate dove gli apprendisti ciceroni delle scuole medie dell’Istituto comprensivo Sassoferrato e Genga hanno accolto oltre 100 alunni delle scuole primarie. Le visite guidate sono state imperniate nel cuore medievale del Castello e in particolare sulla Rocca, simbolo del paese, eretta nel XIV secolo su volontà del cardinale Egidio Albornoz e la chiesa di San Michele Arcangelo, testimonianza preziosa della presenza dei Longobardi e dei Templari nell’alto medioevo nel territorio montano appenninico. Chiesa che tutti conoscono come il piccolo Teatro Perotti.

Mentre a Fabriano, le Mattinate Fai d’Inverno si svolgono da domani a sabato 2 dicembre. Ciceroni sono i liceali dello Scientifico, del Classico, dell’Artistico e del Turistico che accoglieranno oltre 300 studenti delle scuole Medie Aldo Moro e Giovanni Paolo II, Marco Polo e Imondi Romagnoli. Le visite guidate saranno concentrate sul museo Diocesano di Fabriano-Matelica e la Pinacoteca civica. Scrigni di opere d’arte dall’antico al contemporaneo. Il Museo Diocesano ospita opere di carattere sacro dove è possibile di nuovo ammirare la bellissima pala d’altare di Allegretto di Nuzi appena restaurata dalla soprintendenza ai Beni Artistici della Regione Marche. Mentre la Pinacoteca che ha sede nel trecentesco ex ospedale medievale della Madonna del Buon Gesù, espone numerose opere pittoriche e scultoree in legno della scuola medievale Fabrianese con influssi giotteschi, ed è anche la sede della collezione privata di arte moderna donata dalla famiglia Merloni in memoria della signora Ester Merloni.

Un plauso particolare, oltre che al Fai, anche agli insegnati coinvolti: Silvia Caldarigi, Eleonora Loretelli, Marina Bordi, Maria Teresa Ciculi, Paola Ascani e Walter Bernardini.

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