Economia

Viva Servizi, approvato il bilancio. In crescita investimenti e ricavi. Cala il consumo dell’acqua

Il presidente Dotti: «Risultati eccellenti e utili raddoppiati». Clementi, direttore: «La riduzione delle perdite già sotto la media nazionale migliorerà ancora»

Da sinistra, il presidente di Viva Servizi Andrea Dotti e il direttore generale Moreno Clementi

ANCONA – L’assemblea dei soci di VivaServizi Spa, società che gestisce il servizio idrico integrato in 43 comuni della provincia di Ancona, ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2023. I principali indicatori evidenziano ricavi per 78,3 milioni di euro (erano 75mln del 2022), utili per circa 5,8 milioni di euro, in aumento di 3 milioni (+100,8 %) rispetto all’anno precedente, interamente reinvestiti e resi possibili grazie al lavoro dei 364 dipendenti in forza all’azienda, +6 unità rispetto all’anno scorso. I dati sono stati presentati ai soci dal presidente Andrea Dotti in carica dal 10 novembre 2023 e dal direttore generale Moreno Clementi.

«Dall’analisi degli indici presentati – ha detto il presidente Andrea Dotti – si evidenzia una valutazione assolutamente positiva sullo stato di salute della società con investimenti crescenti ed una costante attenzione per intercettare fondi e contributi nazionali ed europei che ha portato, tra l’altro, all’assegnazione di quasi 15 milioni di fondi per la realizzazione del progetto di digitalizzazione di buona parte della rete idrica che costerà complessivamente 37 milioni e consentirà di puntare entro marzo 2026 all’abbattimento di un terzo della percentuale di dispersione, portandola a circa il 23%, dall’attuale 36%, mentre la media nazionale è al 39%».

I consumi sono in contrazione e si attestano a 25,6 milioni di metri cubi, sotto ai valori dell’anno precedente in quanto gli utenti sono sempre più attenti nel consumo dell’acqua e al suo risparmio. Da questo punto di vista si rivela efficace la lotta alla dispersione della risorsa ma anche le attività di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai più giovani a non sprecare la preziosa risorsa. Il consumo di acqua erogato pro-capite raggiunge mediamente i 179 litri/abitante/giorno (-7 litri rispetto al 2022); se non venissero conteggiati i consumi industriali ma solamente quelli domestici, la media sarebbe ancora più bassa pari a 130 litri/ abitante/giorno (circa -7 litri rispetto al 2022). Conseguentemente alla riduzione dei volumi distribuiti di acqua c’è una contrazione nelle quantità gestite relative alla fognatura (-4,4%) e alla depurazione (-2,9%) rispetto alle quantità dell’esercizio 2022.

Nel corso dell’esercizio la società ha continuato a realizzare importanti opere necessarie a soddisfare le esigenze dei territori gestiti, nonostante le difficoltà negli approvvigionamenti ed organizzative connesse alle varie crisi, inclusa quella energetica, per un ammontare complessivo di oltre 33,6 Mln € (+26,5% rispetto all’anno precedente). Viva Servizi innalza a 86 euro di investimenti/abitante, rispetto ai 70 euro stimati da Utilitalia quale media nazionale nel 2023.

«Il dato sulla contrazione dei consumi pro capite al giorno è ulteriormente calato – dice il direttore generale Moreno Clementi – e questo è molto importante perché captare acqua ha costi significativi e quindi, investire per sensibilizzare a non sprecarla oltre a ridurre le dispersioni significa anche tutelare una risorsa preziosa e limitata facendone un uso responsabile e consapevole. Si tratta di una missione che in questi anni abbiamo preso molto seriamente e la portiamo avanti con impegno e costanza”. “A questo – conclude Clementi – si aggiunge un rinnovato rapporto di trasparenza con i cittadini attraverso gli strumenti di comunicazione e i social network che ci aiutano tenere gli utenti informativi e a renderli consapevoli dei progetti che portiamo avanti”.

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