Economia

Allo Smau di Milano 20 start up marchigiane innovative. Premio Innovazione a Fratelli Guzzini

Il presidente Sabatini di Camera Marche: «Si tratta di realtà entusiasmanti. Notiamo come innovazione faccia sempre rima con sostenibilità»

A Smau si respira sempre un’aria di futuro che prende le mosse dai cambiamenti del presente. E le 20 start up innovative marchigiane, in fiera a Milano grazie al contributo di Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche, sono benissimo inserite in questo contesto. Ci sono realtà che hanno già superato la fase start e sono già solide imprese innovative, come Next di Ancona che si occupa di digitalizzare i processi produttivi attraverso tecnologie derivanti dall’intelligenza artificiale e tra i suoi clienti ha Enel, Prada e Moncler. Ma poi c’è anche chi, come Be My Hero di Macerata, deve ancora lanciarsi sul mercato e offre una app attraverso cui far arrivare a casa propria super eroi in carne ossa, da scegliere tra 300 profili già disponibili, da Capitan America a Biancaneve e Babbo Natale. L’idea è venuta a uno dei titolari proprio dalla sua esperienza come Babbo Natale a feste o presso esercizi commerciali. La piattaforma abbina domanda e offerta attraverso filtri che tengono conto di provenienza geografica e interesse delle famiglie: un’idea che non è venuta neanche agli sviluppatori statunitensi.

ID Factory di Fermo sostanzia il suo business in una piattaforma di tracciabilità della catena di fornitura, dalla suola delle scarpe alla conceria. E a proposito di suole delle scarpe, la ESO Recycling di Macerata recupera materiale di scarto di scarpe sportive e sneaker (oltre che tubolari di biciclette e palline di tennis e padel) per realizzare pavimentazioni antitrauma per parchi gioco e piste di atletiche: è opera sua il fondo della pista da corsa di Barletta dedicata a Pietro Mennea (“La Pista di Pietro”).
Travel Verse di Macerata punta sull’industria del Turismo nel Metaverso, collabora con Sony, e ha in cantiere il progetto di ambientare le avventure di Fortnite nei palazzi e nelle piazze delle cinque province marchigiane: presto si giocherà a salvare il mondo da piazza del Popolo ad Ascoli.
Nel piceno intanto c’è Cyber Evolution che pensa alla nostra sicurezza on line offrendo soluzioni ad alta tecnologia, mentre a Pesaro Fil Air ha a cuore qualità dell’aria e dei polmoni di studenti e lavoratori, producendo soluzioni tecnologiche di design capaci di purificare l’aria e indoor ad esempio dalle polveri sottili emesse dalle stampanti.

«Si tratta di realtà entusiasmanti – commenta Gino Sabatini, presidente di Camera Marche -, ognuna ha una storia che vale la pena conoscere e approfondire. Notiamo come innovazione faccia sempre rima con sostenibilità: start up e PMI innovative invariabilmente trovano soluzioni tecnologiche che anche indirettamente contribuiscono a fare di città, luoghi di lavoro, del pianeta in effetti, luoghi più sostenibili, salubri e sicuri: e ciò, di questi tempi, è davvero prezioso. Il loro esempio ci sprona a fare di più e meglio per supportare l’innovazione marchigiana: oltre ai voucher impresa 4.0, con cui abbiamo già erogato 2,3 milioni di euro nel triennio per progetti di implementazione di tecnologie digitali di oltre 500 imprese, proseguiamo sull’azione formativa nel doppio binario di transizione digitale ed ecologica con i 4 webinar di qui a gennaio in tema energetico. Venerdì con il nostro Punto Impresa Digitale saremo a Roma alla Maker Fair per presentare le nostre eccellenze e i nostri servizi sperando di festeggiare imprese marchigiane vincitrici al Top Of the PID».

Il PID di Camera Marche ha tra i suoi compiti l’analisi di digitalizzazione delle imprese, quasi 900 i digital assessment realizzati nella nostra regione da cui emerge un dato che, tenendo conto delle diverse tipologie da esordiente a campione, colloca le imprese marchigiane sono leggermente sotto la media. Altra informazione interessante è quella per cui, considerando un indicatore sintetico di maturità digitale, le Marche sono esattamente in una posizione centrale nel rating Italia con un punteggio di 2,12 laddove i territori più avanzati a livello di innovazione digitale arrivano a 2,23 (così la Lombardia).

Il premio Innovazione Smau

Oggi a Milano viene assegnato anche il Premio Smau che andrà anche alle marchigiane.

Il  Premio Innovazione Smau, oltre che ad Angelini Pharma sarà assegnato a Fratelli Guzzini, l’azienda di Recanati, con oltre 110 anni di storia, che ha avviato un progetto di economia circolare. Il rifiuto di packaging in LDPE, ovvero il film solitamente utilizzato per fasciare i pallet, viene raccolto, selezionato e rigenerato da riciclatori italiani, così da poter ritornare all’interno del ciclo produttivo ed essere trasformato in nuovi prodotti eco-sostenibili. La Fratelli Guzzini è così riuscita a realizzare diversi prodotti utilizzando LDPE riciclato, tra cui il carrello per la spesa EcoTrolley e il contenitore EcoPackly EcoPackly, due oggetti che rispondono a requisiti di estetica e funzionalità. Il progetto sviluppato dall’azienda con i suoi partner è attento alla sostenibilità non solo nella fase di produzione, per il recupero degli scarti e l’impiego di materiale riciclato, ma anche nella fase del trasporto e nel fine vita, perché i prodotti sono completamente riciclabili.

Un’altra azienda finalista del Premio Innovazione Smau è Transadriatico Transport and Logistics. L’azienda, dopo aver adottato stringenti politiche di sicurezza e qualità, ha attuato una strategia orientata ai principi ESG, verso una sostenibilità economica, sociale e ambientale che tenga conto di tutti gli stakeholder e delle generazioni future. La piattaforma implementata permette di monitorare le ore di guida/lavoro/riposo degli autisti, ottimizzare i carichi e ridurre le percorrenze, limitare o evitare il passaggio degli automezzi in aree critiche da tutelare sotto il profilo sociale o ambientale (come scuole, ospedali, parchi naturali, aree protette), prevedendo un percorso alternativo. Quel che è più importante sotto il profilo ambientale è che il software consente di misurare la CO2 prodotta, attraverso un calcolo preventivo e non consuntivo delle emissioni, e di produrre il minimo valore possibile a parità di volumi trasportati.

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