Economia

“Alumna of the year” a Chiara Medioli Fedrigoni presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano

Il premio verrà consegnato giovedì 21 marzo durante il Gala annuale dell’International House dell’Università di Berkeley

Chiara Medioli Fedrigoni

FABRIANO – “Alumna dell’Anno 2024 per aver promosso iniziative di conservazione del patrimonio culturale presso università, musei, archivi e biblioteche, in Europa e nel mondo”. Con questa motivazione Chiara Medioli Fedrigoni, presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano, riceverà il premio di “Alumna of the Year” dall’International House dell’Università di Berkeley, in California, che ogni anno celebra gli ex allievi che più si sono distinti “nel promuovere il rispetto e la comprensione interculturale e le capacità di leadership per un mondo più giusto e pacifico”.

Il premio verrà consegnato giovedì 21 marzo durante il Gala annuale dell’International House dell’Università di Berkeley, una delle tre I-House create un secolo fa da Harry Edmonds, Cleveland Dodge e John D. Rockefeller Jr. per promuovere il lavoro e la vita comune di studenti di ogni parte del mondo. Medioli Fedrigoni verrà premiata insieme al Distinguished Professor Emeritus Chenming Hu, pioniere dello studio dei semiconduttori, che riceverà il Global Impact Award.one

«Sono fiera, e commossa, di essere stata scelta per ricevere questo ambito riconoscimento», commenta Chiara Medioli Fedrigoni. «L’Università che insieme a Stanford ha fondato Silicon Valley premia l’impegno per la carta. Ho studiato a Berkeley nel 1993/94, quando usciva Mosaic, la prima interfaccia grafica del web moderno, e da 22 anni mi occupo di carta, un materiale antico ma versatile e molto in accordo con le nuove tecnologie, capace di incorporare trasmittenti radio, elementi di sicurezza e tanto altro. Questo premio, inoltre, riconosce l’impegno e la dedizione con cui, da oltre 10 anni, la Fondazione Fedrigoni Fabriano si prodiga per conservare, valorizzare, condividere e diffondere un patrimonio storico cartario di inestimabile pregio, anche attraverso innovazioni scientifiche e tecnologiche, per renderlo accessibile a tutti gli studiosi: un chiaro esempio è la recente digitalizzazione delle carte antiche fabrianesi e delle filigrane, fra cui il prezioso fondo Zonghi, oggi consultabile in rete dagli esperti di tutto il mondo», ha concluso.

La Fondazione Fedrigoni Fabriano

La Fondazione Fedrigoni Fabriano è stata fondata nel 2011 dal Gruppo Fedrigoni – tra i principali operatori al mondo nella produzione di carte speciali, materiali autoadesivi e soluzioni RFID – per promuovere gli studi di storia della carta e filigranologia e sostenere lo sviluppo e la divulgazione delle scienze cartarie attraverso pubblicazioni, convegni internazionali, residenze d’artista, tutelando i beni storici, archeologici e archivistici dell’industria cartaria e la conoscenza delle tecniche dal medioevo ad oggi. Quello delle Cartiere Miliani Fabriano è il primo archivio d’impresa in Italia e raccoglie tutti i documenti relativi all’attività della cartiera a partire dalla fondazione nel 1782, insieme a una collezione di 1.500 filigrane, 1.200 fotografie storiche, 3.000 libri dedicati alla storia della carta e migliaia di strumenti e macchinari antichi, come un impianto di pile idrauliche a magli multipli della fine del ‘700, un torchio a vite del 1706, tele cilindriche e tamburi creatori per la produzione della carta a macchina in tondo, 6.000 punzoni in legno, bronzo e rame e 2.295 forme per la produzione della carta a mano. Dal 2016 fa parte dell’Archivio anche la collezione delle 2.213 “carte antiche fabrianesi” raccolte dal filigranologo Augusto Zonghi e datate dal 1267 al 1798, che insieme ad altre preziose filigrane costituisce il Corpus Chartarum Fabriano (CCF), oggi quasi del tutto catalogato e digitalizzato per essere fruito gratuitamente dagli studiosi che ovunque nel mondo devono datare documenti sine data et loco. La Fondazione ha inoltre restaurato e ristampato l’Album de “I Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi” di Augusto Zonghi, bene riconosciuto di “eccezionale interesse nazionale ed internazionale” e punto di riferimento per storici, paleografi e filologi.

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