Economia

Marche, per l’industria manifatturiera ancora un trimestre debole

A ottobre-dicembre 2019 la produzione industriale è rimasta pressoché stazionaria. Ecco l'analisi dei dati nelle parole di Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche

Il 2019 si è chiuso in maniera debole per l’industria manifatturiera delle Marche, rispetto a quanto rilevato nel quarto trimestre 2018.
Secondo i risultati dell’Indagine trimestrale condotta dal Centro Studi “Giuseppe Guzzini” di Confindustria Marche, in collaborazione con Ubi Banca, nel trimestre ottobre-dicembre 2019, la produzione industriale è rimasta pressoché stazionaria su base tendenziale, risultato più favorevole di quello rilevato a livello nazionale (-2,6%).
A livello settoriale, tutti i comparti inclusi nell’indagine hanno registrato variazioni moderatamente positive, ad eccezione del Sistema Moda.

«Il dato relativo al quarto trimestre 2019 conferma la presenza di una dinamica produttiva sottotono in alcuni importanti comparti dell’economia regionale – ha dichiarato il presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni -. Soffrono in particolare quelli del Sistema Moda, mentre qualche timido segnale positivo arriva dall’Alimentare e dalla Meccanica, che mostra una variazione dei livelli produttivi positiva e in controtendenza rispetto alla media nazionale. All’insegna della prudenza le aspettative delle imprese per l’inizio del 2020, anche se si registrano segnali di leggero miglioramento».

Le dichiarazioni degli operatori intervistati confermano il debole tono congiunturale dell’industria: si mantiene elevata, infatti, la quota di operatori con produzione stazionaria o in calo (69% contro il 71% della rilevazione del terzo trimestre 2019), mentre si contrae ancora la quota di aziende interessate da aumenti della produzione (31% contro 29% della rilevazione precedente).

Stabile l’attività commerciale complessiva nel quarto trimestre 2019: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2018, con un andamento negativo sul mercato interno e positivo sul mercato estero.
Le vendite sul mercato interno hanno registrato un calo dello 0,7% rispetto al quarto trimestre 2018, con risultati negativi per tutti i settori tranne l’Alimentare, la Gomma e Plastica e le Calzature.
Le vendite sull’estero hanno registrato un aumento dello 0,9% rispetto al quarto trimestre 2018. Tutti i settori, tranne il Tessile Abbigliamento e la Gomma e Plastica, hanno registrato performance positive, seppure con andamenti differenziati.

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2019, i livelli occupazionali hanno registrato un lieve aumento (0,2%), con andamenti molto differenziati tra settori. Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono aumentate del 103,1% rispetto al quarto trimestre 2018, passando da 2,9 a 5,8 milioni.

Schiavoni conclude: «Difficile essere ottimisti, anche alla luce dei dati diffusi in questi giorni dall’Istat, che parla di un calo consistente della produzione industriale, il peggiore degli ultimi sei anni. Restano elevate le preoccupazioni anche per le tensioni geopolitiche e per l’emergenza sanitaria in Cina, il cui impatto sull’economia del nostro Paese e delle Marche è, ad oggi, difficilmente quantificabile».

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