Economia

Fedrigoni: continuo ricorso alla cassa integrazione e possibile vendita del ramo d’azienda Giano 1264

Nella sede di via XIII Luglio si tornerà a lavoro domani 5 ottobre. Nello stabilimento di Rocchetta, invece, toccherà attendere lunedì prossimo, 9 ottobre

Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano
Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – Ricorso costante agli ammortizzatori sociali, cassa integrazione nello specifico, e potenziale vendita dell’asset. Sono queste le preoccupazioni che il segretario Uilcom, Valerio Monti, evidenzia attraverso una nota in merito al Gruppo Fedrigoni per gli stabilimenti di Fabriano ex Cartiere Miliani. «I dipendenti del ramo d’azienda Giano 1264 del gruppo Fedrigoni nello stabilimento delle Cartiere di Fabriano (reparto F3), insieme ai lavoratori del sito produttivo di Rocchetta Bassa, sono stati messi nuovamente in cassa integrazione. In tutto sono 180 quelli interessati dall’utilizzo dell’ammortizzatore sociale. C’è in certezza: entro l’anno questo settore potrebbe essere venduto», scrive Monti. Il reparto F3, specializzato nella carta per fotocopie, tornerà a lavorare domani, 5 ottobre, dopo due settimane di stop. Lo stabilimento di Rocchetta, invece, lunedì prossimo, 9 ottobre. Durante il periodo di fermo tutti i servizi, portineria, manutenzione, logistica e gestione ditte esterne, hanno garantito il corretto esercizio dello stabilimento.

L’allarme

La nuova ondata di cassa integrazione è diventata, ultimamente, ciclica: dopo la pausa tra Natale e l’Epifania, a fine 2022 inizio 2023, i lavoratori degli stabilimenti di via XIII Luglio, a Fabriano, e di Rocchetta Bassa, vicino Albacina, sono rimasti a casa altre due settimane tra aprile e maggio, senza considerare poi la fermata di agosto. Ora il nuovo stop alla produzione. Non si esclude una nuova fermata, come già accaduto, più lunga, a fine anno. «Il reparto F3 di Fabriano – dice Valerio Monti, segretario regionale Uilcom Uil – e lo stabilimento di Rocchetta Bassa sono in cassa integrazione. Si è prodotto molto l’anno scorso, riempendo i magazzini di tutto il gruppo e non solo». C’è minore richiesta sul mercato di carta per le fotocopie mentre si sta puntando su carte speciali e autoadesive. «Stiamo monitorando come RSU e come segreteria Uilcom – prosegue – la situazione di Giano 1264, il ramo d’azienda venduto da Fedrigoni l’anno scorso: è probabile la sua vendita entro la fine dell’anno. Già nel 2022 chiedemmo garanzie occupazionali, ora – conclude Monti – attendiamo di conoscere quali saranno le nuove mosse del gruppo Fedrigoni. Il 19 ottobre verranno i vertici aziendali proprio per discutere di questa situazione».

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