Economia

Ariston: il fatturato raggiunge i 2,29 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno

La multinazionale di Fabriano presieduta da Paolo Merloni ha conseguito un utile di 206 milioni di euro anche grazie all'acquisizione di Wolf-Brink

La sede di Fabriano della Ariston Group

FABRIANO – L’acquisizione di Wolf-Brink spinge i conti di Ariston nei primi nove mesi del 2023. Il gruppo che produce pompe di calore e sistemi per il riscaldamento con sede a Fabriano ha registrato un fatturato di 2,29 miliardi di euro, +32,6% sullo stesso periodo del 2022, un ebit adjusted (rettificato) di 227 milioni (+62,8%) e un utile di 206 milioni (+68,9%). «La crescita organica – si legge nella nota con la quale si annunzia l’approvazione dei conti da parte del CdA – è stata invece negativa (-1,9%), a causa della debolezza complessiva della domanda in alcuni altri mercati europei, in particolare in Italia, a seguito di cambiamenti normativi nell’applicazione degli incentivi. Il free cash flow è migliorato da -62 a -31 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta, nei nove mesi, è passata da una cassa di 60,2 milioni a un debito di 704,1 milioni, a causa del flusso di cassa negativo, del pagamento dei dividendi e soprattutto all’acquisizione di Wolf-Brink.

Le dichiarazioni

«Sono molto soddisfatto di vedere Ariston Group crescere di scala e in redditività, anche grazie all’eccellente risultato del nostro nuovo business Wolf-Brink. Ciò rafforza il nostro posizionamento, in un momento in cui l’evoluzione del quadro normativo determina un’alta volatilità sui mercati europei. In Ariston Group portiamo in tutto il mondo soluzioni rinnovabili, ibride e ad alta efficienza competitive, non solo per il riscaldamento, ma anche per l’acqua calda e il trattamento dell’aria», ha commentato Paolo Merloni, presidente Esecutivo di Ariston Group. «Nell’ultimo trimestre abbiamo beneficiato del prolungarsi della crescita in Germania e in altri mercati dell’Europa centrale. Siamo orgogliosi della nostra capacità di preservare e aumentare la marginalità e continuare ad investire per il futuro, nonostante le sfide in alcuni mercati chiave, in particolare in Italia, e gli effetti negativi dei tassi di cambio», ha concluso Maurizio Brusadelli, ceo di Ariston Group, la multinazionale di Fabriano.

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