Economia

Imprese Marche, l’esperto: «L’Intelligenza artificiale è tra noi. Cruciale per le Pmi»

Filippo Barbetta, esperto di innovazione aziendale ci introduce nelle applicazioni dell'Intelligenza artificiale, una tecnologia che suscita ancora diffidenza, ma che può avere grandi vantaggi in numerosi campi

Intelligenza artificiale (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

ANCONA – «L’Intelligenza artificiale? Una opportunità per le piccole e medie imprese, che non solo non riduce l’occupazione, ma anzi crea nuove professionalità e più sicurezza nelle aziende». Lo sostiene Filippo Barbetta, esperto in innovazione d’impresa e ceo di Tai – Think About It – Advisors (Recanati).

In un momento storico in cui l’innovazione rappresenta un passaggio obbligato per consentire alle piccole e medie imprese di cui è ricco il tessuto economico marchigiano di decollare sui mercati internazionali, permane in certi ambiti una sorta di diffidenza legata da un lato al timore che l’Intelligenza Artificiale (Ai) possa sottrarre posti di lavoro, andando a sostituire la risorsa umana, e dall’altro l’aspetto dei costi ritenuti elevati.

Filippo Barbetta, esperto in innovazione

Ma l’Intelligenza artificiale, come spiega l’esperto, è già tra noi, affianca per certi aspetti la nostra vita quotidiana, anche se spesso neanche ce ne accorgiamo. Basta pensare ad esempio allo smartphone nel quale «l’assistente vocale è in grado di comporre per noi un numero di telefono o aggiungere una nota al calendario», oppure le piattaforme televisive, prosegue Barbetta, «che elaborano le nostre preferenze e i nostri gusti, proponendoci film adeguati».

«Con l’Intelligenza artificiale ci conviviamo già e regola anche aspetti importanti della nostra vita: il pilota automatico di un aeroplano o la guida automatica di una vettura ne sono un esempio».

Insomma, una tecnologia estremamente utile di cui non bisogna avere timore: «Non sostituisce l’uomo in una azienda, al contrario lo affianca e permette al lavoratore di operare in maggiore sicurezza, eliminando i rischi. L’obiettivo è quello di accelerare le operazioni. Faccio un esempio: la figura del contabile che esisteva alcuni decenni fa non è scomparsa, solo che se un tempo sfogliava carte, oggi lavora su excel che fa i conti per lui, nel tempo in cui alcuni decenni fa compiva una operazione, adesso ne compie cento».

Tante le applicazioni, sia nelle imprese dove l’Intelligenza artificiale può supportare vendita, marketing e attività produttiva, sia nella finanza che nella medicina, dove gli algoritmi e la valutazione automatica hanno aperto nuove frontiere. Il covid ha dato una importante accelerazione alle piattaforme aziendali, mostrando, secondo l’esperto, che si può lavorare vantaggiosamente anche a distanza.

Il neo dell’Ai è semmai legato alla necessità di una regolamentazione per evitare che questa tecnologia possa essere utilizzata in maniera sbagliata e Barbetta fa un esempio: «Alcune tecnologie che scrivono testi in italiano perfetto o in altre lingue, potrebbero essere utilizzati dagli studenti che in questo modo invece di impegnarsi potrebbero limitarsi ad utilizzare l’Ai».

Per l’economia marchigiana, conclude, «l’Intelligenza artificiale può contribuire in maniera elevata a innovare e rendere più competitive le piccole e medie imprese. Anche senza grandi investimenti esistono delle applicazioni, come gli assistenti virtuali, che possono portare grandi vantaggi».

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