Economia

Cibo, bollette, scuola e carburanti, tutti i rincari d’autunno. Staffolani (Univpm): «In difficoltà le famiglie più povere»

Secondo Assoutenti si prevede una stangata da 1.600 euro a nucleo per i rincari legati a utenze, carburanti, scuola, alimentari e ristorazione. Il punto con l'economista

ANCONA – Tra cibo, bollette, benzina, scuola, mutui e ristorazione, in autunno per le famiglie italiane si prospetta una stangata da 1.600 euro a famiglia. La stima è di Assoutenti che a conti fatti prevede una bolletta del gas più salata di 29 euro all’anno a famiglia rispetto alle tariffe in vigore a luglio (dopo l’aumento del 2,3% disposto da Arera per agosto), mentre per i carburanti la stima media è di 100 euro in più.

Rispetto a maggio la benzina costerà 177,6 euro all’anno in più a famiglia (ipotizzando due pieni al mese) e il gasolio costerà 247,2 euro all’anno in più a famiglia. Per la bolletta dell’elettricità l’associazione dei consumatori stima una spesa di 644 euro annui a famiglia, 190 euro in più per la spesa alimentare, di circa 95 euro in più per il corredo scolastico. Ma la stangata più forte è quella relativa ai mutui che crescono di 1.100 euro in più.

Per bar e ristoranti le famiglie spenderanno mediamente 28 euro in più per un quadrimestre. Coldiretti stima invece i rincari sul paniere alimentare con la frutta che registra un aumento del 9,4% e del 20,2% per la verdura.

Ma a rincarare di più sono zucchero e olio: lo zucchero segna +43%, mentre l’olio di oliva registra un + 37%. Rincari legati al caro carburante e al maltempo che ha tagliato i raccolti.

Insomma, un autunno poco favorevole ai consumi. Si rischia una paralisi dei consumi? Il preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, Stefano Staffolani evidenzia che se da un lato il prezzo di alcuni beni registra un incremento, dall’altro lato «i prezzi di alcuni beni durevoli, come televisori e smartphone sono rimasti stabili, Ma ad aumentare di prezzo sono soprattutto in beni che entrano con maggiore intensità nei panieri acquistati dalle famiglie a basso reddito».

«Un effetto sui consumi ci sarà- dice – ma le previsioni non tengono conto del fatto che la Banca Centrale Europea (BCE) sta cercando di contenere l’inflazione sotto il 2%».

«È difficile capire cosa succederà – dice – , ma certamente saranno le famiglie più povere ad essere in difficoltà, mentre per quelle con redditi maggiori potrà esserci al massimo una riduzione dello standard di vita».

L’economista ricorda infatti che «con lo stop al Reddito di Cittadinanza le famiglie che hanno i redditi più bassi avranno maggiori problemi» mentre per le imprese «sarà meno problematico affrontare gli aumenti, anche perché hanno la possibilità di scaricare i maggiori costi sostenuti per bollette e materie prime sul prezzo di vendita».

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