Cultura

Vittoria e Abdul di Stephen Frears, la divertente storia di un’amicizia improbabile

Dal 26 ottobre nelle sale, il film racconta il rapporto insolito tra la regina Vittoria del Regno Unito e un giovane commesso indiano, di religione musulmana. Con ironia e umorismo

Vittoria e Abdul
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Stephen Frears è una garanzia e, anche quando non è in stato di grazia, come in questo caso, regala un piacevole intrattenimento che mescola verità storica e umorismo, ammirevoli ricostruzioni e buone interpretazioni. Dal 26 ottobre al cinema, Vittoria e Abdul racconta un’amicizia inaspettata, di cui a lungo sono state bruciate le tracce, quella tra la regina Vittoria del Regno Unito e il giovane commesso indiano, di religione musulmana, Abdul Karim, soprannominato dalla sovrana il “Munshi” (ovvero “maestro” in persiano). Si tratta di un’amicizia realmente esistita, che imbarazzava però la corte dell’epoca: per questo il figlio della regina, Bertie, poi re Edoardo VII, distrusse tutta la corrispondenza tra sua madre e il Munshi. Non ha però ha pensato a toccare i diari hindustani di Vittoria: scritti a mano da lei in urdu e conservati nell’Archivio Reale, raccontano la stima e l’affetto che legava questi due personaggi così distanti tra loro.

Interpreta la regina Judi Dench, che dopo Philomena rinnova la sua collaborazione con il regista britannico: la divina attrice si mette ancora addosso gli abiti regali della regina Vittoria, dopo averli già indossati nel 1997 nel film che la lanciò, La mia regina.

Nel 1887, Abdul (interpretato da Ali Fazal) parte dall’India per donare alla regina una medaglia in occasione delle celebrazioni per il suo Giubileo d’Oro ma, sorprendentemente, trova il favore della sovrana (Dench). Abdul diventa il suo maestro, il suo consigliere spirituale e il suo amico devoto. Il loro improbabile rapporto senza precedenti scatena una battaglia all’interno della casa reale, che mette la regina a confronto con la corte e la famiglia.

Vittoria e Abdul esplora con ironia questioni di razza, religione, potere e la farsa dell’Impero attraverso il caleidoscopio di un’amicizia davvero insolita e a tratti commovente.

Frears va al di là degli stereotipi regali e ci presenta una regina grassa, stanca, con modalità tutt’altro che raffinate e nobili. È un’anziana regina sofferente, che vede la possibilità di cambiare grazie a uno spirito giovane e brillante.

“Il loro è stato un incontro assurdo”, spiega Frears. “È questo che rende così soddisfacente raccontare questa storia. La natura dell’amore è di cambiare tutto tra due persone, quindi Vittoria e Abdul è sicuramente una storia d’amore”.

La Dench racconta: “È stato abbastanza facile immaginare come Vittoria – a quel punto annoiata e un po’ stanca – improvvisamente tirò su lo sguardo e vide qualcuno con cui poter almeno parlare e qualcuno almeno piacevole da guardare. Lui era venuto al Giubileo per donarle una moneta ma, vedendolo, lei non mostrò grande interesse per la moneta… Abdul è stato un’iniezione di gioventù ed entusiasmo per Vittoria. Lei si godeva la conversazione con lui e lui le ha anche fornito qualcosa di nuovo da imparare: una lingua, una cultura”.

Ecco il trailer da YouTube di Vittoria e Abdul:

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