Cultura

Vi presento Toni Erdmann, la commedia tedesca che ha conquistato l’America

Nel complicato e bizzarro rapporto tra un padre e una figlia, un inno alla leggerezza della vita. In sala dal 2 Marzo

Immagine del film "Vi presento Toni Erdmann" (Foto: Cinema)

Dal 2 marzo al cinema, Vi presento Toni Erdmann è diverso da tutto quello visto finora. Commedia tedesca insolita, un po’ triste, un po’ irritante, sicuramente originale, è uno di quei film da lasciar decantare:  più passa il tempo più sprigiona sensazioni nuove, non per forza positive, ma di certo destinate a farsi sentire a lungo.

Vincitore di cinque European Film Award, tra cui quello di miglior film, Vi presento Toni Erdmann ha conquistato l’America: Jack Nicholson, l’attore tre volte premio Oscar, si sta preparando a tornare al cinema proprio per impersonare Toni Erdmann, in una versione americana del film (accanto a lui nel ruolo della figlia, l’attrice comica Kristen Wiig).

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La regista quarantenne Maren Ade mette in scena un complicato e singolare rapporto padre-figlia.

Winfried (Peter Simonischek) non ha spesso occasione di vedere sua figlia Ines (la bravissima Sandra Hüller), impegnata nel lavoro. Insegnante di musica improvvisamente senza studenti, decide di farle una visita a sorpresa dopo la morte del suo anziano cane. Una mossa azzardata, dal momento che Ines è una seria donna in carriera e sta lavorando a un progetto importante come esperta di strategie aziendali a Bucarest. Il cambiamento geografico non contribuisce a facilitare i rapporti tra i due. Inguaribile burlone, Winfried adora infastidire sua figlia con scherzi di dubbio gusto. Quel che è peggio sono le sue frecciatine allo stile di vita quotidiana di Ines, fatto di lunghe riunioni, bar di alberghi e resoconti di performance aziendali. Padre e figlia raggiungono un momento critico di impasse e Winfried decide di tornare in Germania. Quand’ecco che compare l’appariscente Toni Erdmann, che altri non è che il bislacco alter ego di Winfried. Mascherato con indosso un abito pacchiano, una bizzarra parrucca e ancor più bizzarri denti finti, Toni irrompe nella vita professionale di Ines spacciandosi per il coach del suo amministratore delegato. Sotto le mentite spoglie di Toni, Winfried è ancora più audace e incapace di contenersi, ma Ines accoglie la sfida. Più in là si spingono, più si avvicinano. In un vortice di follia, Ines comincia a comprendere che forse il suo eccentrico genitore tutto sommato ha diritto di occupare uno spazio nella sua vita.

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È intrigante osservare e aspettare fin dove si spingerà la burla di Winfried/Toni e fino a quando Ines riuscirà a resistergli. Businesswoman tutta affari e tailleur nero, che non dà spazio ai sentimenti e ai rapporti, è protagonista travolgente di una delle scene più bizzarre del film, il party nudista che sembra ispirarsi al teatro dell’assurdo.

L’eccentrico padre fa di tutto per fare tornare a sua figlia il senso dell’umorismo. Quando Winfried irrompe nella vita tranquilla e ordinata della figlia Ines domandandole semplicemente “Sei felice?”, la sua incapacità di rispondere segna l’inizio di un profondo sconvolgimento. Vi presento Toni Erdmann diventa uno stravagante viaggio alla riscoperta di un legame famigliare assopito e alla ricerca di sé. Un inno alla leggerezza della vita. Non si ride spesso, ma lo charme algido e tagliente della storia rimane addosso. Il personaggio di Winfried/Toni è più fastidioso che simpatico, ma è il motore di svolte narrative affascinanti.

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