Si apre alla Biblioteca Antonelliana di Senigallia la mostra “Tutta l’arte che posso”, con dipinti, poesie e fotografie di Silvia Segnan in esposizione fino al 24 maggio. Si tratta di un progetto culturale che mira a restituire nella sua interezza il linguaggio stilistico e compositivo della poliedrica artista anconetana.
Silvia Segnan è nata in Ancona nel 1979 e si è diplomata presso l’Istituto Statale d’Arte di Jesi. «Tutta la mia esistenza si concentra sull’arte pittorica, fotografica e musicale, solo nell’ultimo decennio si ramifica in molte delle infinite declinazioni di creatività e di espressione quali il teatro, la danza, il canto, la scrittura, la poesia», fa sapere l’artista. «Ho sempre amato l’arte in qualsiasi forma, aspetto e declinazione la si voglia rappresentare. Quindi ritengo non possa mancare nell’esistenza di ogni individuo libero e consapevole, soprattutto perché, prima o poi, è l’individuo stesso a cercarla e ad averne bisogno».
Nel progetto “Tutta l’arte che posso”, Silvia rimette insieme i tasselli del suo vissuto fino a creare il mosaico della sua storia, degli incontri e delle vicende che l’hanno attraversata, formata e fatta crescere. «Si muove tutto in una stanza, in una galleria espositiva, nel pensiero, nei fiori del mattino, nei cieli divenuti tramonto, nell’arte di risolvere e risolversi, nella sana e necessaria creatività», spiega.


«Di certo – aggiunge – non basterà l’Arte a salvare le sorti universali e del pianeta Terra, ancora violentemente usato, mercificato, danneggiato e martoriato dal perpetuarsi di spietato egoismo, ingiustizie e barbarie, ma sono sicura che uno sguardo differente verso l’infinitezza di ciò che ci circonda e che ogni istante trasforma, può contribuire a cambiare l’opinione collettiva, accarezzando le coscienze, sciogliendo nodi, districando radici millenarie, alleviando disagi esistenziali e abbattendo muri e confini delimitanti e vincolanti. Ho molta fiducia nella luce e nella bellezza che l’Arte può dare ad ognuno di noi».
La centralità della tematica espressa nelle opere si concentra sulla relazione donna-natura, emozione, sogno, cura degli ultimi, senso di protezione per gli emarginati, amore per i bambini e per la loro naturale innocenza, dedizione a Dio. Questo viaggio sensoriale trova la sua espressione nel linguaggio poetico e nei dipinti ad olio unitamente ai disegni in bianco e nero.

Negli anni 2023 e 2024 l’artista ha deciso di raccogliere queste sue riflessioni insieme alle impressioni fotografiche nelle sillogi poetiche Sii fiore e Oro bianco edite da Affinità Elettive Edizioni, e che verranno presentate alla Biblioteca Antonelliana di Senigallia in occasione dell’esposizione, sabato 26 aprile ore 10,30. In Sala conferenza, a seguire, inaugurazione della mostra d’arte negli orari di apertura della biblioteca.
La mostra sarà visitabile presso la galleria espositiva secondo gli orari di apertura della Biblioteca, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19, sabato dalle 9 alle 13 (25 aprile, 1, 2 e 3 maggio chiuso).
Tutti gli incontri sono gratuiti.