Cultura

The Square, la provocazione sull’arte contemporanea di Ruben Östlund

Film vincitore della Palma d'oro a Cannes, è un mix di analisi sociale e umorismo scorretto

The Square
Immagine del film "The Square" (Foto: Teodora)

Ruben Östlund si era fatto notare con Forza maggiore, film che indaga le debolezze umane con sguardo ironico e grottesco, vincitore nel 2014 della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes. E proprio dal Festival della Costa Azzurra il regista svedese riceve la consacrazione con The Square, vincitore della Palma d’oro 2017 e al cinema dal 9 novembre distribuito da Teodora.

Eppure, anche se più ambizioso e complesso, The Square non raggiunge la compiutezza di Forza maggiore. Mix di ironia e provocazione, analisi sociale e umorismo scorretto, soprattutto sul mondo dell’arte contemporanea, apre comunque a riflessioni interessanti. Lungo 2 ore e 22 minuti, da qualche sforbiciata qua e là avrebbe tratto giovamento.

Protagonista del film è Christian (Claes Bang), curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, nonché padre amorevole di due bambine. Nel museo c’è grande fermento per il debutto di un’installazione chiamata “The Square”, che invita all’altruismo e alla condivisione. “Il quadrato è un santuario di fiducia e amore, entro i cui confini tutti abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri”: questa è l’iscrizione sull’opera. Quando però gli viene rubato il cellulare per strada, Christian reagisce in modo scomposto, innescando una serie di eventi che fanno precipitare la sua vita rispettabile nel caos più completo.

Nel cast anche Elisabeth Moss e Dominic West.

“Il clima sociale di oggi non sembra aumentare la coesione di gruppo, né la nostra fiducia in generale nella società, al punto che tendiamo a vedere negli altri adulti una minaccia verso i nostri bambini”, ha detto Östlund, che è anche autore della sceneggiatura. “È con questi pensieri in mente che alcuni anni fa, insieme a Kalle Boman, produttore e professore di cinema all’università di Göteborg, ho sviluppato l’idea di The Square come progetto artistico orientato sul tema della fiducia all’interno della società e del bisogno di riconsiderare alcuni valori attuali. Il titolo del film è preso proprio da questo progetto, la cui prima esibizione risale all’autunno 2014 al Vandalorum Museum di Värnamo, città nel sud della Svezia. L’installazione è poi diventata permanente al centro della piazza della città: se qualcuno si trova al centro del quadrato illuminato a led, ha il dovere di agire se qualcun altro ha bisogno di aiuto”.

Ed ecco qual è la chiave centrale del film, secondo Östlund: “In The Square ci troviamo di fronte alla debolezza della natura umana: quando proviamo a fare la cosa giusta, la parte più difficile non è essere d’accordo su dei valori comuni, ma comportarsi davvero secondo quest’ultimi”.

Ecco il trailer di The Square:

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