Cultura

Lo spettacolo “Arturo” in scena a Montecarotto

Lo spettacolo ha vinto il Premio Scenario Infanzia 2020 ed è stato finalista del Premio In-Box Blu 2021

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MONTECAROTTO – “Arturo”, lo spettacolo Vincitore Premio Scenario Infanzia 2020 e finalista del Premio In-Box Blu 2021, attende gli spettatori del Teatro Comunale di Montecarotto, sabato 6 aprile ore 21 per la rassegna teatrale 2024 “Perdere la testa” a cura del Teatro Giovani Teatro Pirata e del Comune di Montecarotto in collaborazione con Amat. Lo spettacolo di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, produzione Florian Metateatro e Rueda/Habitas, è adatto ad un pubblico adulto e di ragazzi dai 12 anni in su.

Arturo nasce dall’incontro di due registi/autori che condividono lo stesso dolore: la perdita dei propri padri. Da qui l’esigenza di mettersi in scena in prima persona senza la mediazione degli attori, lavorando su due differenti piani: quello dei padri che si raccontano in prima persona e quello in cui emerge il punto di vista dei figli.
I due piani si invertono, si intersecano, si mischiano e a volte quasi si confondono.
Sul palco si costruisce un puzzle della memoria, composto di dodici pezzi – corrispondenti ad altrettante scene – i cui titoli saranno scritti dagli spettatori prima dello spettacolo, per poi essere mischiati e disposti nello spazio in maniera casuale. Ciò permette al lavoro di avere una struttura mutevole, non replicabile e dalle “infinite” combinazioni, proprio come l’andamento della memoria.
L’intento è di trattare la morte, spesso vista come un tabù, con la voglia non di compatirsi o cercare conforto, bensì trasformando il dolore in atto creativo.

“Arturo affronta in modo sobrio e composto il dolore per la morte del padre senza mai scadere nella retorica e riunendo in un’emozione autentica le nuove generazioni e il pubblico adulto. Lo spettacolo ci invita a riflettere sulla figura del padre e a confrontarci col tema della morte, spesso tabù sulla scena e nella vita. Utilizzando un interessante dispositivo drammaturgico, lo spettacolo si modula diversamente grazie all’interazione con gli spettatori e chiede ogni volta ai due interpreti di rendere unica e irripetibile la loro performance. Un teatro di verità che, grazie all’autenticità dei due protagonisti, rende incerto il confine della rappresentazione”, si legge nella motivazione del Premio Scenario.

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