Cultura

Teatro Matelica, Enrico Lo Verso porta in scena Pirandello

Sabato 3 febbraio al Teatro Piermarini l'attore rende omaggio a Luigi Pirandello, nel 150esimo anniversario della sua nascita con lo spettacolo “Uno, nessuno e centomila”

Enrico Loverso in “Uno, nessuno Centomila”
Enrico Loverso in “Uno, nessuno Centomila”

MATELICA-  La stagione di prosa in abbonamento del Teatro Piermarini di Matelica – promossa dal Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dall’AMAT – volge al termine e rende omaggio a Luigi Pirandello, nel 150esimo anniversario della sua nascita, con Uno, nessuno e centomila, con l’abile Enrico Lo Verso, che mette in scena, sabato 3 febbraio, un contemporaneo Vitangelo Moscarda, l’uomo “senza tempo”.

Uno, nessuno e centomila è la storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno a un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità, lasciano il posto alla ricerca del sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.

Enrico Lo Verso in scena
Enrico Lo Verso in scena

 

Uno, nessuno e centomila è un’opera di lunga elaborazione, di assidua stesura, che accompagna, o per meglio dire informa di sé, il resto della produzione pirandelliana. Da qui l’idea di una nuova e originale messa in scena, che possa ricercare nuovi specifici per lo spettacolo ma, soprattutto, sappia ridisegnare il rapporto all’interno dello spazio scenico tra la parola e il gesto. Un unico testo narrativo per interpretazioni sempre diverse affidate al racconto di Enrico Lo Verso. Un’interpretazione naturalistica, immediata, “schietta”, volta a sottolineare la contemporaneità di un messaggio universale, univoco, perenne: la ricerca della propria essenza, dentro la giungla quotidiana di omologazioni. La voglia di arrivare in fondo e assaporare la vita, quella autentica, oltre le imposizioni sociali dei ruoli. L’interpretazione non manca di ironia e sagacia, ricca com’è di inflessioni e note di colore tipiche siciliane, tanto care all’autore del testo, al personaggio e all’attore che lo interpreta. Una messa in scena mutevole in ogni contesto, nel rapporto empatico con il luogo e con chi ascolta e che dà forma a un personaggio, che è uno, centomila o nessuno, tutti per la prima volta affidati al racconto di una voce.

Lo spettacolo è prodotto da Ergo Sum, adattamento e regia sono di Alessandra Pizzi.
Per informazioni: biglietteria del teatro 0737 85088. Inizio spettacolo ore 21.15.

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