Cultura

Sgarbi a Osimo per il “suo” Caravaggio

Ha incantato il pubblico con le sue solite affascinanti lezioni il critico Vittorio Sgarbi che ieri sera, 3 agosto, ha portato più di duecento persone in piazza Dante a Osimo per parlare di Caravaggio e tanti altri, non mancando di fare cenno alla tragedia del terremoto e alle opere salvate dal sisma

OSIMO – «Torno in città dopo il terremoto quando si stabilì con grande armonia un rapporto tra me e Osimo all’insegna dell’arte e di quelle opere che qui hanno trovato la salvezza». Ha esordito così, dopo le prime battute che hanno provocato i sorrisi del pubblico intervenuto numerosissimo, il professore e critico Vittorio Sgarbi che per la seconda volta dopo un anno esatto ha riempito piazza Dante in pieno centro a Osimo per un altro dei suoi approfondimenti. Ha presentato la sua ultima fatica letteraria dal titolo “Dall’ombra alla luce, da Caravaggio a Tiepolo”, quarto tomo del viaggio «con la pila attraverso il Seicento stavolta», come lui stesso l’ha definito dal palco. Un tour alla scoperta di sensualità profane, santi e “memento mori”.

La platea di piazza Dante

Dopo il ciclone Caravaggio e la sua presa impietosa sulla realtà, raffigurata come se fosse una moderna fotografia, tutti i grandi pittori giungono a Roma per vedere e toccare con mano la scia di fuoco che il pittore lombardo ha lasciato dietro di sé. Mattia Preti, Ribera, Bastianello, Rubens, Valentin de Boulogne, tutti rimangono folgorati dal genio inventivo, dalla forza espressiva di Caravaggio ma, quasi contemporaneamente, come per reazione alla forza rivoluzionaria di Caravaggio, si assiste a un progressivo ritorno all’ordine: i Carracci e Guido Reni sono un esempio. Vittorio Sgarbi, con la sua prosa letteraria, ha condotto i presenti in un viaggio attraverso i tesori inesauribili d’Italia, un viaggio nel tempo e nelle specificità di ogni città, Comune e Regione, nella convinzione che «il compito dei critici d’arte è quello di portare alla luce e far conoscere ciò che è finito nascosto nell’oblio, di riscoprirlo e raccontarlo in tutto il suo splendore», ha detto. Nell’occasione Sgarbi ha illustrato alcune opere ospitate nella mostra “Capolavori Sibillini, l’arte dei luoghi feriti dal sisma”, di cui è presidente onorario della commissione scientifica.

Ai ringraziamenti iniziali del vicesindaco e assessore alla Cultura Mauro Pellegrini si sono affiancati quelli dell’assessore regionale a Cultura e Turismo Moreno Pieroni che dal palco ha detto: «Il testimonial dei testimonial delle Marche è Vittorio Sgarbi perché in ogni occasione ricorda sempre la nostra Regione e porta avanti con grande lena il “Progetto Marche”».

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