Cultura

A Senigallia “Il lago dei cigni”

Il balletto di San Pietroburgo porta in scena la storia della principessa Odette venerdì 14 dicembre al Teatro La Fenice. Le scenografie si rifanno alla corte imperiale russa inserendo elementi sia storici sia di fantasia

Una suggestiva immagine del balletto

SENIGALLIA – Il grande balletto di San Pietroburgo porta in scena venerdì 14 dicembre alla Fenice di Senigallia “Il lago dei cigni”. L’appuntamento è alle ore 21. L’interpretazione del corpo di ballo e la partecipazione di Tatiana Tckachenko rendono questa data un evento da non perdere.

La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. Il principe Sigfrid si imbatte alla caccia di Odette, se ne innamora e promette di salvarla. Ad una festa nella Corte del Principe Sigfrid, il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette, e che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo consentendo ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici.

Un momento del balletto

«Con questa versione del Il lago dei cigni, il Balletto di San Pietroburgo ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e di Lev Ivanov del lontano 1895, tornando ad un’autentica versione della coreografia creata per il teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III Atto presentano uno stile classico fiabesco, quasi magico, mentre il II e IV atto cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare, dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci. Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare», spiegano gli organizzatori.

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