Cultura

Dopo Sanremo, Simone Cristicchi a Senigallia per raccontare l’esodo di dalmati e istriani

Il cantautore romano racconterà la quotidianità delle popolazioni stravolte che si ritrovarono d'un tratto a non essere più italiane e il doloroso esodo verso un futuro incerto

Esodo, lo spettacolo con Simone Cristicchi
Esodo, lo spettacolo con Simone Cristicchi

SENIGALLIA – Fresco dalla apprezzatissima partecipazione al 69° festival di Sanremo, stasera Simone Cristicchi salirà sul palco del teatro La Fenice per un racconto delle vicende istriane e dalmate. L’appuntamento di lunedì 18 febbraio è promosso dal Consiglio Regionale delle Marche per le celebrazioni del “Giorno del Ricordo 2019”.

Cristicchi, cantautore romano classe 1977, al festival di Sanremo si è piazzato in quinta posizione ma con il suo brano “Abbi cura di me” si è aggiudicato il premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale e il premio “Sergio Endrigo” per la miglior interpretazione. A Senigallia racconterà invece l’«Esodo», il racconto per voce, parole ed immagini di un frammento di storia: a oltre 70 anni dal trattato con cui l’Italia cedette alla Jugoslavia l’Istria e le isole della Dalmazia, Cristicchi farà luce sulla quotidianità di quelle popolazioni stravolte che si ritrovarono d’un tratto a non essere più italiane e quindi a trovarsi di fronte a una dolorosa scelta.

L’iniziativa, organizzata dalla Compagnia della Rancia e da AMAT con il sostegno di MiBAC e Regione Marche per la stagione teatrale senigalliese 2018/2019, vuole ricordare una pagina dolorosa della storia d’Italia, poco conosciuta eppure così drammatica: con il Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.

«Al Porto Vecchio di Trieste – scrive Cristicchi – c’è il Magazzino n. 18, non un imponente monumento ma una umile testimonianza attraverso sedie, armadi, stoviglie, fotografie, giocattoli, delle tante vite interrotte dalla storia, e dall’esodo che costrinse centinaia di migliaia di persone a lasciare alle spalle le loro case, le città, le proprie radici».

Informazioni e biglietti: Teatro La Fenice 071/7930842 e 335/1776042 – AMAT, tel. 071/2072439, www.amatmarche.net. Inizio ore 21.

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