Cultura

Risorgimarche, i big della musica al Festival di Marcorè

Un Festival di solidarietà, ideato da Neri Marcorè, attore marchigiano, originario di Porto Sant'Elpidio, dal 25 giugno al 3 agosto nei più bei luoghi delle Marche ferite dal sisma, con i big della musica italiana

Da Niccolò Fabi – che inaugura – a Francesco De Gregori per il gran finale, i big della scena musicale italiana si daranno appuntamento dal 25 giugno al 3 agosto nei più bei parchi montani delle Marche per tredici imperdibili concerti gratuiti. È RisorgiMarche, il Festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal sisma, ideato e promosso da Neri Marcorè, in una produzione TAM Tutta un’altra Musica, realizzata con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione di Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Consorzio Vini Piceni e Istituto Marchigiano di enogastronomia. Tredici i comuni coinvolti, e che insistono nelle aree del cratere: Arquata del Tronto, Cingoli, Montegallo, Bolognola, Amandola, Fiastra-Sarnano, San Ginesio, San Severino, Montefortino, CamerinoMontemonaco, Sefro e Visso.

L’attore marchigiano, originario di Porto Sant’Elpidio e legatissimo alla sua comunità (nella città natale firma la stagione di prosa del Teatro delle Api), ha presentato il suo festival questa mattina a Roma, presso la Casa del Jazz.

“RisorgiMarche – ha spiegato – nasce dalla volontà di contribuire alla rinascita di una terra messa in ginocchio dalle scosse sismiche registrate l’anno scorso in centro Italia. Il solo territorio marchigiano rappresenta il 57 per cento del totale delle aree colpite: il numero degli sfollati pari a 32 mila persone, 131 comuni coinvolti su 229, interessato il 30 per cento dei lavoratori e il 24 per cento delle imprese, quasi 1.000 chiese lesionate, 2.600 le opere d’arte gravemente danneggiate. Cifre impressionanti”.

«Ero stato ad Arquata i primi di settembre scorso per cercare di capire quale tipo di sostegno concreto potevo portare ai cittadini dell’alto Tronto ma dopo la seconda, violenta scossa del 30 ottobre, mi sono reso conto che se volevo intraprendere un’iniziativa, questa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi, per portare affetto e solidarietà a quelle persone costrette a cambiare vita e prospettive da un giorno all’altro. Questo, ovviamente, senza sovrappormi ai compiti della politica. Da allora ha cominciato a prendere forma e corpo l’idea di un festival diffuso nel territorio che potesse richiamare gente da tutta Italia, e magari stranieri, ed è stato naturale pensare al coinvolgimento di artisti di grande levatura, amici di comprovata sensibilità e generosità – tant’è che hanno aderito immediatamente – che rappresentano il cuore di RisorgiMarche. La mia personale riconoscenza e gratitudine a Niccolò, Stefano, Francesca, Roberto e Raffaele, Malika, Daiana, Luca, Rosalino, Enrico, Paola, Toni, Samuele, Daniele, Luca e Fiorella, Dario, Max e Francesco».

Ad aprire il festival sarà appunto Niccolò Fabi insieme allo Gnu Quartet, il 25 giugno ad Arquata del Tronto località Forca di Presta. Il 7 luglio a Cingoli presso la Domus San Bonfilio canterà Malika Ayane. L’8 luglio appuntamento a Montegallo – località Propezzano – con Daiana Lou ovvero Daina Mingarelli e Luca Pignalberi. Il 9 luglio Ron canterà a Pintura di Bolognola. Il 12 luglio appuntamento con Enrico Ruggeri a Campolungo di Amandola. Il 20 luglio Paola Turci in concerto a Fiastra-Sarnano presso i Piani di Ragnolo. Il 23 luglio ci sarà Bungaro a San Ginesio presso Monte Rocca Colonnalta. Il 25 luglio protagonista sarà Samuele Bersani in concerto a San Severino presso il Bosco di Canfaito. Il 27 luglio Daniele Silvestri a Rubbiano nel comune di Montefortino. Il 30 luglio un duo straordinario con Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa a Morro di Camerino. Il 31 luglio, a Foce di Montemonaco, il concerto di Brunori Sas. Il 2 agosto Max Gazzè a Sefro presso l’Altopiano di Montelago. Gran finale a Visso presso il Santuario di Macereto, il 3 agosto con Francesco De Gregori con la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana e lo Gnu Quartet.

«Il paesaggio, la natura, l’ecologia sono il terzo cardine del Festival – ha aggiunto Neri Marcorè – I concerti si svolgeranno in siti suggestivi, meravigliosi: i palcoscenici saranno i prati panoramici più belli delle Marche, la scenografia rappresentata dalla cornice dei Sibillini e da cieli azzurri, la luce garantita dalla benedizione e benevolenza del sole pomeridiano. I vantaggi sono molteplici: il bassissimo impatto ambientale, non ci sarà infatti bisogno di luci artificiali e l’energia per la strumentazione sarà garantita da accumulatori; i veicoli a motore verranno lasciati a debita distanza, fuori portata, poiché l’unico prezzo da pagare saranno il sorriso e la buona disposizione, misti al piacere di camminare o pedalare per raggiungere il luogo dello spettacolo insieme alle altre persone. La capienza illimitata: trattandosi di prati, i posti non saranno numerati né tanto meno potranno esaurirsi. Bisognerà solo munirsi di plaid o cuscini per sedersi sull’erba. La sicurezza: sono luoghi aperti, senza barriere se non naturali, accessibili fin dal mattino e godibili, volendo, anche dopo la fine del concerto; il pubblico dovrà lasciarsi pervadere dalla proverbiale lentezza marchigiana, lasciando possibilmente a casa stress e preoccupazioni e rispettando gli inviti degli organizzatori e il lavoro degli artisti e degli operatori. RisorgiMarche offrirà una piccola ma significativa opportunità di visibilità a tutti quei produttori locali e artigiani che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività commerciale in seguito al sisma: potranno esporre e vendere i loro prodotti in apposite aree attrezzate, allestite in punti strategici, a ridosso o nel paese del comune di riferimento del concerto, comunque non troppo lontane dai parcheggi”.

Partner del Festival RisorgiMarche saranno anche i vini e i prodotti agroalimentari della regione, grazie appunto alla collaborazione di l’Istituto Marchigiano di tutela vini (Imt), Consorzio vini piceni e l’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime). Tre compagini (assieme rappresentano quasi la metà del pil agroalimentare regionale), che ora vogliono rappresentare una leva in favore della ripartenza del turismo e del settore primario, due comparti ancora oggi in grave difficoltà. Nel corso dei 13 concerti gratuiti saranno complessivamente oltre 150 le piccole imprese agricole e dell’artigianato locale presenti con delle ‘isole del gusto’ organizzate nelle zone limitrofe alle esibizioni. “La nostra idea – ha detto il coordinatore del Festival per il settore agroalimentare, Alberto Mazzoni – è rimarginare la ferita della terra attraverso il rilancio della terra stessa e delle sue produzioni. Il turismo e l’agroalimentare sono settori collegati che del terremoto stanno subendo i maggiori danni indiretti; noi vogliamo che si riparta da qui. E contiamo sull’impegno della nostra filiera, consapevoli che l’attrattività che riusciamo a generare potrà essere decisiva”.

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