Cultura

Recanati, Casa Leopardi apre dal 18 giugno gli appartamenti privati del poeta

Tutto avverrà in sicurezza e seguendo le nuove disposizioni nazionali anti contagio. La contessa Olimpia: «L’attualità del suo pensiero illumina anche lo scenario odierno, offrendoci la cura ai mali di questa epoca: la solidarietà fra uomini»

La contessa Olimpia Leopardi
La contessa Olimpia Leopardi nel giardino de "Le ricordanze"

RECANATI – Il 18 giugno apertura degli appartamenti privati di Giacomo Leoaprdi a Recanati. Lo ha annunciato la contessa Olimpia, discendente del poeta, che ha spiegato quanto, nonostante «due secoli ci separano da Giacomo e dal suo mondo, l’attualità del suo pensiero illumina anche lo scenario odierno, offrendoci la cura ai mali di questa epoca: la solidarietà fra uomini».

L’apertura era stata annunciata nei mesi scorsi ed era prevista per marzo ma l’emergenza sanitaria ha rinviato il tutto. “Ove abitai fanciullo” è il progetto che permette ai visitatori che lo vorranno di accedere al piano nobile del Palazzo di Casa Leopardi. Tutto avverrà seguendo ovviamente le norme di sicurezza e il distanziamento sociale imposti, a livello ministeriale e a livello regionale, per i musei.

L’accurato progetto di restauro, conclusosi nel gennaio 2020, ha permesso di riscoprire gli originali decori pittorici delle “Brecce” e la parte di Palazzo che ospita gli appartamenti di Giacomo e i fratelli. Ubicati tra il giardino di ponente e quello di levante, vennero fatti edificare dal conte Monaldo per garantire ai suoi figli adolescenti indipendenza e intimità. Il nuovo itinerario consentirà ai visitatori l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo, dalla cui finestra il poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa.

«Dobbiamo condividere la forza della cultura – ha detto la contessa Olimpia -. L’emergenza che abbiamo vissuto non può farci dimenticare l’importanza della memoria. I musei sono per eccellenza i luoghi deputati a questo e hanno un senso soltanto se aperti. Proprio per questo, nonostante lo scenario imprevisto, abbiamo voluto onorare l’impegno preso. Oggi siamo pronti a far vivere al pubblico le suggestioni che toccarono l’animo del giovane Leopardi nelle stanze dove ha vissuto e da cui ha tratto ispirazione» ha concluso la discendente del poeta.

COME SI POTRÀ ACCEDERE A CASA LEOPARDI

Come stabilito dalle linee guida ministeriali e dai protocolli della Regione Marche, le visite saranno contingentate per numero di visitatori e per fasce orarie in modo da non gravare sui cosiddetti orari di punta. Sarà obbligatorio indossare la mascherina sia per i visitatori sia per il personale. L’apposita segnaletica farà rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori, sarà garantita la pulizia giornaliera degli ambienti e delle aree comuni e ci saranno i dispenser per igienizzare le mani. È obbligatoria la prenotazione.

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