Cultura

Sul palcoscenico arriva “Perfetti sconosciuti”, prima regia teatrale di Genovese

La produzione dello spettacolo è di Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production

Perfetti sconosciuti, foto di Salvatore Pastore (Amat)

Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale e torna nelle Marche con Perfetti sconosciuti, una brillante commedia sull’amicizia campione d’incassi al cinema, sull’amore e sul tradimento. Lo spettacolo – interpretato da Dino Abbrescia, Emmanuele Aita, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Lorenza Indovina e Valeria Solarino – è atteso, su iniziativa di AMAT con i Comuni del territorio e con il contributo di Regione Marche e MiC, il primo febbraio al Teatro dell’Aquila di Fermo, il 2 febbraio al Gentile di Fabriano e il 3 e 4 febbraio al Lauro Rossi di Macerata.

“Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”. Lo diceva Gabriel García Márquez ed è la frase che nel 2016 annunciava l’uscita di Perfetti sconosciuti, film sbanca-botteghino di Paolo Genovese, premiato con due David di Donatello e tre Nastri d’argento ed entrato nel Guinness dei primati per il più alto numero di remake nel mondo. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro dei propri segreti più profondi.

Otto anni dopo, la storia di quella cena tra amici e del gioco “pericolosissimo” di lasciare il cellulare “pubblico” sul tavolo diventano pièce, segnando per Genovese il debutto nella regia teatrale. «Dopo il successo al cinema mi avevano chiesto di fare Perfetti sconosciuti 2, il 3, una serie, anche il gioco da tavola – racconta lui -. Ho sempre detto ‘no’. Poi ho visto a teatro l’adattamento che io stesso avevo scritto per altri paesi e ho pensato che forse attraverso il palcoscenico ci fosse ancora qualcosa da dire».

Lo spettacolo, oltre a essere uno dei titoli più amati della stagione, è anche l’ideale capofila di un ricco trend di scambi tra cinema e teatro. Non semplici adattamenti, ma nuovi modi per raccontare una storia, nuovi sguardi che illuminano ciò che al cinema era solo tratteggiato.

La produzione dello spettacolo è di Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production,le scene sono di Luigi Ferrigno, icostumi di Grazia Materia e leluci di Fabrizio Lucci.

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