Cultura

Musicultura, Mmara conquista il Premio del pubblico

Mmara ha conquistato il Premio del pubblico, la Targa Banca Macerata grazie ai voti dei presenti al teatro e a quelli dei social

Marta Frigo (Foto: Musicultura)

MACERATA – L’Italia che canta e che compone protagonista a Macerata con altre sei nuove proposte tra le 60 selezionate su 1.187 iscrizioni 2024,  nel penultimo giorno di Audizioni Live di Musicultura, al Teatro Lauro Rossi, allestito dalle suggestive scenografie degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata partner culturale del Festival. 

Una folta schiera di light designer, graphic designer, fumettisti, illustratori e video maker lavora incessantemente dietro le quinte di Musicultura, coordinati dalla prof.ssa Francesca Cecarini dell’ Accademia e composta da: Federica Scisciani, Leen Khalid, Chiara Morbidelli, Davide Tossici, Enrico Venusto, Walter Vivirito, Piera Corsi, Maria Felicetti, Jacopo Frascarello, Andrea Girotti, Fernando Pennaforte, Luca Ricciardi, Martina Rizzo, Giacomo Cingolani, Salvatore Cirulli, Martina Di Roma, Daniele Musto e Ilaria Righi.

Il cantautore milanese Mmara ha conquistato il Premio del pubblico, la Targa Banca Macerata grazie ai voti dei presenti al teatro e a quelli dei social, consegnata da Michela Sopranzi di Banca Macerata e dalla direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata  Rossella Ghezzi.

Mmara è il nome d’arte del giovanissimo Gabriele Marazzotta, classe 2005, con una voce potente e un mix di stili pop-rock su testi  autobiografici ricchi di metafore e similitudini, ha presentato i brani “Fumare” e “La voce fa male”.

Il  canto di Mmara è una richiesta d’aiuto e una  terapia per la sua anima, da due anni studia al CPM di Milano per cercare di incanalare le sue emozioni e trasformarle in musica.

Da Milano Marta Frigo, classe 1998, ha proposto i brani “Se parli piano” e  “Mutaforma” dove inserisce testi introspettivi su ambienti sonori essenziali ed onirici, usando  la sua voce come strumento di improvvisazione. Diplomata alla Siena Jazz University, nel 2021 si classifica prima al Premio Lelio Luttazzi nella categoria autori jazz e terza al Premio dei premi MEI. Nel 2022 inizia la collaborazione discografica con l’etichetta internazionale Dasè Sound Lab / URSA.

Alessio Alì, 22 anni di Gioiosa Ionica (RC), si è esibito con “Fuori tempo, io” e  “GiornoLuogoOrario”. Accompagnato dalla band, conosciuta all’Officina Pasolini, l’artista calabrese ha portato sul palco il suo personale mondo fatto di ricordi del passato e nostalgia verso gli anni 80 con un flusso di immagini spontanee e sincere. Frequenta l’Accademia Officina Pasolini a Roma e nel 2023 ha pubblicato il suo EP d’esordio Vorrei Fare Un Passo Indietro Per Sbirciare Gli Anni ’80, in formato musicassetta, prodotto e distribuito dall’etichetta Honiro Label.

Dalla Sicilia le note cantautorali di Belfiore, Nadia Belfiore di Ravanusa (AG), classe  1995, nei brani “Avantpop” e  “Caino” dove Caino rappresenta l’impersonificazione dei mali del mondo. A 14 anni scrive la sua prima canzone, dopo gli studi a Bologna, registra il suo primo EP. Nel 2022 si trasferisce a Milano e comincia a lavorare con l’etichetta Bradipo Dischi: è del giugno 2023 l’EP Condizionale.

Sul palco del Lauro Rossi Santoianni di Vigevano (PV), Donato Santoianni,  già finalista di Musicultura 2018, ha proposto i brani “Laureanda” e “Questa canzone non vale niente”,  una spietata fotografia della società attuale. Descrive il suo tempo con una scrittura matura, pervasa da un sentimento nostalgico, uno sfacciato tentativo di avere la meglio sul tempo che passa. Pubblica nel 2019 l’album Fossi nato prima, e  nel 2022 il suo secondo album Non ho santi in paradiso che include “Exit” e “Litorale”, inserita nella colonna sonora del film Holiday di Edoardo Gabbriellini. Nel 2023 firma come autore i brani “Questo vento” e “Fino a domani” dell’album Sono un figlio di Ron e apre alcune delle date del suo tour teatrale. In uscita il disco La soglia dei trenta.

Tommi Scerd, nome d’arte di Tommaso Montarino, classe ‘96, è il cantautore genovese che ha proposto con un set chitarra e basso “Mela 5” e “Pizza Boy”  brani di protesta esistenziale espressi con onestà. Seguendo la tradizione dei cantautori genovesi, l’artista racconta con ironia le sue esperienze di vita nel tentativo di trovare il suo posto nel mondo. Nel 2023 è stato finalista al Premio Bindi e Vincitore del Premio Live Musica da Bere, in primavera uscirà il suo primo disco dal titolo “I Mirabolanti Racconti di Tommi Scerd”.

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